Il Parlamento boccia la Politica agricola 2022+
Il Consiglio nazionale ha deciso martedì di sospendere l'esame della Politica agricola 2022 (PA22+), per le ripercussioni negative che comporterebbe una sua attuazione: diminuzione dei redditi nel settore agricolo, perdita di preziosi terreni coltivi e aumento delle importazioni. La decisione della camera bassa del Parlamento svizzero, presa con 100 voti contro 95 e un'astensione, segue quanto deliberato lo scorso dicembre dal Consiglio degli Stati (camera alta).
La PA22+ -che il Consiglio federale (governo) aveva varato con l’intento di meglio valorizzare i prodotti agricoli, ridurre l’impatto ambientale delle aziende, favorire il mantenimento della biodiversità- potrà sbloccarsi solo quando lo stesso esecutivo avrà presentato un ulteriore rapporto, chiesto dagli Stati tramite un postulato. Al più tardi entro il 2022.
Di cosa si tratta? Il progetto nel dettaglio, in questo articolo del febbraio 2020.
PLACEHOLDERDurante il dibattito di martedì, la sinistra -che giudica la PA22+ come ecologica, moderna e sociale- ha sostenuto invano che l’interruzione dell’esame del dossier farà soltanto perdere tempo prezioso. Il progetto del governo non sarà perfetto, ma rifiutare la discussione non è la soluzione, ha sostenuto il socialista Samuel Bendahan (canton Vaud).
Particolarmente critici col progetto sono l’Unione svizzera dei contadini e i partiti borghesi, in primis l’Unione democratica di centro UDC (destra conservatrice), il cui deputato vodese Jacques Nicolet ha sostenuto che la PA22+ provocherà una diminuzione del grado di autoapprovvigionamento dal 60 al 52% nonché un calo del reddito agricolo per complessivi 265 milioni di franchi.
Nel servizio RSI, alcuni stralci del dibattito parlamentare.
Il Consiglio nazionale ha invece approvato -con 144 voti contro 14 e 38 astenuti- il decreto federale che stanzia mezzi finanziari a favore dell’agricoltura per il periodo 2022 – 2025. Saranno a disposizione 13,960 miliardi di franchi, destinati al settore agricolo e ai pagamenti diretti. Tale decreto torna agli Stati per l’esame delle divergenze.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 16.03.2021)
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