Lunedì il Consiglio degli Stati comincerà l’esame di una delle più importanti revisioni legislative mai arrivate sui banchi del parlamento: il progetto previdenza per la vecchiaia 20-20, voluta dal consigliere federale Alain Berset. La nuova legge mira a riorganizzare i primi due pilastri della previdenza sociale, ossia AVS e Cassa pensioni. E la riforma è urgente soprattutto per l’AVS, che senza un intervento rischia di generare in futuro un deficit di sette miliardi e mezzo.
I più discussi
Altri sviluppi
Dibattito
Moderato da:
Daniele Mariani
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Previdenza in Svizzera: il sistema dei 3 pilastri
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera, la previdenza poggia su tre pilastri. Il primo è costituito dall’Assicurazione federale per la vecchiaia e i superstiti (AVS), vi sono affiliati tutti -comprese le persone senza attività lavorativa- e ha come scopo di garantire, un domani, il bisogno vitale. La previdenza professionale (chiamata comunemente ‘secondo pilastro’) fa capo alle casse pensione e…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’anno scorso le uscite dell’AVS (la pensione svizzera) hanno superato le entrate. Una situazione che non si presentava dalla fine degli anni ’90. La differenza negativa è stata di 320 milioni di franchi, ampiamente compensata però dai buoni risultati degli investimenti. Rendimenti sui mercati dei capitali che saranno difficilmente replicabili nei prossimi anni e che…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’impatto dell’apprezzamento del franco, dopo l’abolizione della soglia minima con l’euro decisa dalla Banca nazionale svizzera e dei tassi di interesse negativi sull’evoluzione dei prezzi e sulla congiuntura è difficile da valutare. Non esistono infatti precedenti storici. E’ quanto si può leggere in un rapporto presentato venerdì dall’UBS. Nella nota viene precisato che dopo il…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.