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Svizzera al voto su pensioni, economia verde e 007

Per il Consiglio federale e il Parlamento, l'adozione dell'iniziativa determinerebbe problemi di copertura del deficit dell'AVS keystone

In breve, le iniziative e il referendum in votazione popolare domenica 25 settembre

Domenica 25 settembre, gli svizzeri sono chiamati a esprimersi a livello federale su un referendum e due iniziative popolari.

La prima, denominata “Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)”, chiede che Confederazione, Cantoni e Comuni promuovano un uso efficiente delle risorse, preservando l’ambiente e con un obiettivo: che entro il 2050 i consumi degli svizzeri, rapportati alla popolazione mondiale, non superino le capacità naturali della Terra (impronta ecologica = 1 pianeta).

La seconda iniziativa, chiamata “AVSplus: per un’AVS forte”, vuole che le rendite di vecchiaia attuali e future dell’AVS –ovvero il ‘primo pilastro’, la componente pubblica del sistema previdenziale svizzero1– siano aumentate del 10%.

Si voterà infine sulla Legge federale sulle attività informative (LAIn), che intende fornire all’intelligence svizzera strumenti al passo con i tempi per individuare le minacce e salvaguardare la sicurezza.

Economia verde

Se tutti consumassero come la popolazione svizzera, servirebbero le risorse di tre pianeti Terra. Governo e Parlamento condividono dunque le preoccupazioni dei promotori di “Economia verde”. Suggeriscono però di respingere l’iniziativa poiché ritengono troppo vicino l’orizzonte 2050. Servirebbero “provvedimenti di forte impatto sull’economia” con ripercussioni su competitività, crescita, occupazione.

Gli iniziativisti, per contro, vedono nel testo proprio uno stimolo a sfruttare le competenze tecnologiche, le capacità d’innovazione e uno stile di vita sobrio per assicurare il benessere anche a lungo termine. Il principio della produzione indigena al posto di un’importazione senza standard ecologici, ad esempio nel mercato del legno, così come l’innovazione, creerebbero inoltre posti di lavoro.

AVSplus

L’AVS non è che il primo di tre pilastri, nel sistema previdenziale svizzero. È un’assicurazione statale e serve a coprire il fabbisogno vitale1. A questa si aggiungono le rendite delle casse pensioni a capitale investito (“secondo pilastro”, obbligatorio per i lavoratori dipendenti, ha come scopo mantenere il tenore di vita) e gli eventuali conti vincolati o polizze assicurative stipulate privatamente (“terzo pilastro”, previdenza individuale).

Gli iniziativisti chiedono che l’AVS concorra in misura maggiore a determinare il reddito pensionistico per favorire le persone con salari medio-bassi, che percepiscono poco dal secondo pilastro e non si sono possono permettere il terzo.

Governo e Parlamento osservano però che per l’AVS si prospettano gravi problemi di finanziamento –in particolare poiché i “baby boomer” stanno raggiungendo l’età pensionabile- e che le persone in grave difficoltà possono ricorrere a sussidi (chiamata “prestazioni complementari”).

LAIn

Approvata dalle Camere nel 2015, la Legge ha l’obiettivo di permettere al Servizio della attività informative della Confederazione (SIC) di far fronte al “progresso tecnologico, l‘interconnessione globale sempre più profonda e nuove forme di terrorismo” che “hanno acuito le minacce” alla sicurezza del Paese.

Contro la LAIn è stato lanciato il referendum soprattutto poiché consente di intercettare, registrare e analizzare comunicazioni private, e perquisire locali, veicoli, bagagli. Si teme che il SIC possa infiltrarsi nella sfera privata dei cittadini anche in assenza di un sospetto di reato, e praticare una sorveglianza di massa.

La vigilanza rafforzata sul SIC, le procedure di autorizzazione e la possibilità per il cittadino di esigere informazioni sui dati registrati non hanno dissuaso il comitato referendario dal portare la Legge alle urne.

1Leggi anche: Previdenza in Svizzera: il sistema dei 3 pilastri

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