Supermercati, confermato il taglio di 150 impieghi alla Migros

La crisi nel settore del commercio all'origine dell'ampia ristrutturazione decisa dal principale gruppo attivo nella grande distribuzione in Svizzera.
Il personale della nuova divisione Migros Supermercati è stato informato martedì, in diretta streaming, sulla nuova organizzazioneCollegamento esterno che entrerà in vigore dal primo luglio e che comporterà la soppressione di 150 posti di lavoro. Ma ulteriori tagli non sono affatto esclusi nelle fasi successive della ristrutturazione dei processi in corso.
Le collaboratrici e i collaboratori toccati dalla soppressione di impieghi “beneficeranno di prestazioni individuali in funzione della loro anzianità di servizio e della loro età. Saranno inoltre aiutati nella ricerca di una nuova occupazione all’interno e all’esterno della Migros dall’ufficio delle risorse umane e da partner esterni specializzati”, ha sottolineato il grande distributore in una nota.

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L’obiettivo, ha indicato da Zurigo la Federazione delle Cooperative Migros (FCM), è ottenere processi semplificati, strutture snelle e ruoli chiari. “Desideriamo diventare più semplici e veloci e abbiamo orientato la nuova organizzazione in questa direzione”, ha affermato il ceo Peter Diethelm.
La compressione dell’organico riguarderà la sede zurighese di Limmatplatz e si tradurrà anche in licenziamenti. “Sono ben consapevole del fatto che un licenziamento sia spiacevole e doloroso per il personale coinvolto, tra cui si trovano purtroppo anche molti colleghi stimati e di lunga data”, osserva a questo proposito Diethelm. “Per me è importante fornire a tutto l’organico interessato un supporto completo e competente per il riorientamento professionale”.
Un’ampia ristrutturazione
Oltre al piano sociale, la FCM ha fornito anche indicazioni riguardo alla vendita prevista di Melectronics, la divisione elettronica, che porterà con sé anche cambiamenti in circa 50 dei maggiori supermercati del gruppo. In queste sedi le superfici di vendita integrate di Melectronics saranno ridotte a un assortimento di base di prodotti elettronici.
La nuova strategia, volta a concentrarsi sulle proprie attività di base, comporta anche l’interruzione del servizio di consegne di cibo FoodNow a partire dalla fine di maggio (l’offerta era stata lanciata nel 2020). Nonostante i circa 600 ristoranti aderenti, la notevole crescita delle ordinazioni e l’espansione dell’area di consegna, ha spiegato Migros, non è stato purtroppo possibile raggiungere gli obiettivi aziendali.
In febbraio Migros aveva già annunciato l’intenzione di sbarazzarsi di una parte delle sue filiali e di cercare acquirenti in particolare per l’agenzia di viaggi Hotelplan, per il marchio di cosmetica Mibelle, per SportX e Melectronics. La loro cessione dovrebbe portare alla perdita di altri 1’500 impieghi.

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