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Successione in Governo di Viola Amherd: si allunga la lista di coloro che si chiamano fuori

donna
La consigliera agli Stati urana Heidi Z'Graggen. Keystone-SDA

Si amplia l'elenco di coloro - all'interno del Centro - che non intendono candidarsi al posto di Viola Amherd in Consiglio federale: dopo il grigionese Martin Candinas, anche la "senatrice" urana Heidi Z'Graggen rinuncia a correre.

In una nota giunta alle redazioni poco dopo le 12:30 di lunedì, Z’graggen ringrazia Amherd per tutto il lavoro svolto, aggiungendo tuttavia di non voler correre per il governo dopo che il suo nome è stato fatto nei giorni seguenti l’annuncio delle dimissioni dell’attuale “ministra” della difesa.

Z’graggen intende impegnarsi a fondo nel suo mandato attuale in favore del suo cantone, delle regioni di montagna e della Svizzera, anche alla luce delle decisioni, importanti per il futuro del Paese, che dovrà prendere nei prossimi mesi quale membro della Commissione degli affari giuridici e delle istituzioni politiche.

Stamattina è toccato al Consigliere nazionale grigione Martin Candinas annunciare di non volersi candidare alla successione di Viola Amherd. Per Candinas, per una candidatura al governo bisogna essere pienamente motivati e convinti. Al momento, questa passione, questo “fuoco”, non sono presenti in me, si legge in un comunicato. Anche Candinas, come Z’graggen, sottolinea di volersi concentrare sul suo mandato parlamentare.

Le rinunce odierne di Candinas e Z’graggen si aggiungono a quella – un po’ a sorpresa – del presidente dimissionario del partito, Gerhard Pfister, e del Consigliere agli Stati sangallese Benedikt Würth. Anche la “senatrice” friburghese Isabelle Chassot ha fatto sapere di non aspirare al governo, come pure il capogruppo del Centro alle camere federali, Philipp Matthias Bregy (VS).

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