Il declino delle capacità motorie inizia a 35 anni

Lo sviluppo e il declino delle capacità motorie lungo l’arco della vita umana sono al centro di uno studio dell’Università di Zurigo, che ha analizzato per 40 anni le prestazioni neuromotorie di oltre 1'600 persone tra i 6 e gli 80 anni.
Una ricerca dell’Università di Zurigo (UZH) dimostra: le capacità motorie dell’essere umano si sviluppano più rapidamente fino ai 10 anni, raggiungono il loro apice tra i 20 e i 35 anni, poi forza, equilibrio, coordinazione e motricità generale iniziano a decrescere. La motricità fine può invece rimanere stabile fino a un’età avanzata, si legge in un comunicatoCollegamento esterno diffuso mercoledì.
Lo studio ha seguito 1’620 persone tra i 6 e gli 80 anni dal 1983 al 2023. A partire dai suoi risultati i ricercatori potranno realizzare delle curve normative delle capacità in funzione dell’età, che permetteranno a dottori e terapeuti di individuare dei cali precoci della mobilità e di curarli adeguatamente.
Test standardizzato
Le misurazioni sono state effettuate con il test standardizzato “Zurich Neuromotor Assessment” che ha valutato la motricità fine e globale, l’equilibrio, la qualità dei movimenti, così come i movimenti veloci di mani e piedi. “Il vantaggio di questo test è che tutte la categorie d’età hanno svolto gli stessi esercizi, adattando solo il numero delle ripetizioni, in modo da poter confrontare al meglio i risultati”, ha spiegato la co-autrice dello studio Tanja Kakebeeke nel comunicato.
I dati raccolti dimostrano inoltre che i maschi raggiungono la capacità massima un anno dopo le donne, le quali si dimostrano più dotate di equilibrio e motricità fine, mentre la loro forza e la motricità complessiva sono meno sviluppate.
Riguardo alla ricerca, svolta dal team del pediatra Oskar Jenni in collaborazione tra l’ateneo e l’Ospedale pediatrico di Zurigo, è stato pubblicato un articolo sulla rivista specializzata “Frontiers in Aging Neuroscience”.
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