Sospeso un professore di San Gallo accusato di plagio
Accusato di plagio, il direttore dell'Istituto di Supply Chain Management (ISCM) dell’Università di San Gallo, il professor Wolfgang Stölzle, è stato rimosso dal suo incarico con effetto immediato.
Il 60enne professore tedesco non dirigerà più l'ISCMLink esterno, ha annunciato lunedì un comunicato dell'ateneo. La misura è stata presa sulla base di un'indagine amministrativa ancora in corso e di un rapporto del gruppo di controllo istituito e presieduto dall'ex giudice federale Niklaus Oberholzer.
Secondo l'università, non tutte le accuse mosse al professore da varie parti hanno potuto essere confermate. Tuttavia, alcune "gravi" sono veritiere "o c'è motivo di credere che possano essere vere".
Carenze significative
Il rapporto fa riferimento a "significative carenze nella gestione dell'istituto e del personale", nonché alle "relazioni con l'azienda privata del professore". L'istituto "non era integrato nel processo dell'università nel suo complesso", "la cultura gestionale era problematica" e "c'era una forte commistione di interessi privati e professionali".
Sono in corso chiarimenti approfonditi per concludere il procedimento amministrativo. Potrebbero essere adottate ulteriori misure. Il Consiglio dell'Università ha incaricato il Rettorato di elaborare soluzioni entro l'autunno "in merito alle società dei professori, alle attività accessorie e all'impiego di familiari e soci".
Progetto di legge per rafforzare il rettorato
Il caso del professor Wolgang Stölzle e dell'ISCM "ha dimostrato in modo esemplare che l'attuale sistema di monitoraggio degli istituti, che si basa sulla cooperazione e sull'autodichiarazione, deve essere migliorato", sottolinea il rettorato. Il problema è stato affrontato nell'ambito della revisione della legge sulle università, che prevede il rafforzamento del rettorato e la futura supervisione degli istituti.
L'università "sostiene pienamente" questo progetto, che sarà presentato prossimamente al Gran Consiglio di San Gallo. Il rettorato spera che la nuova legge venga adottata e che possa entrare in vigore all'inizio del prossimo anno.
Se volete condividere con noi osservazioni su un argomento sollevato in questo articolo o segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.