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Telefono amico, un aiuto sempre più richiesto

Un particolare del telefono con indicato il numero 143
Un servizio telefonico sempre più utilizzato da chi si sente solo. © Keystone / Gaetan Bally

In una società tecnologicamente sempre più connessa paradossalmente aumenta la solitudine. La conferma arriva dagli operatori del 143, ovvero Telefono amico, un servizio telefonico per chi si sente solo o perduto.

Gli ultimi dati ufficiali dicono che negli uffici ticinesi e del Grigione italiano sono state garantite (in pieno anonimato) 12’154 consulenze personali, ovvero 33 al giorno. Fra il pubblico più giovane sta poi prendendo piede la chat (del 143): qui gli aiuti personalizzati sono stati 155. Con questi numeri il servizio d’aiuto è sempre alla ricerca di volontari.

“Ti ascolto”

Ti ascolto: poche – ma in certi momenti – fondamentali parole, per aiutare qualcuno ad uscire dalla propria solitudine. Un ascolto attivo, che i volontari del 143 apprendono in una formazione teorica e pratica.

Ora Telefono amico, nel quale operano 46 volontari, è alla ricerca di nuove leve.  Il primo e il due febbraio inizierà un nuovo corso per diventare volontari del 143: tre fine settimana di teoria a cui farà seguito una parte pratica in cui, seguiti da un formatore, si sarà all’ascolto di richieste reali. 

Il servizio su Telefono amico del Quotidiano:

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