Si apre oggi la 77esima edizione del Festival internazionale del film di Locarno, la prima dell'era Maja Hoffmann. Sulle rive del Lago Maggiore, l'attesa rassegna cinematografica proporrà quest'anno un folto programma: 225 proiezioni in 10 giorni, tra cui ben 104 anteprime mondiali.
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Keystone-ATS
A Locarno77 spiccano i grandi nomi internazionali, come ad esempio quello della pluripremiata regista neozelandese Jane Campion (“Lezioni di Piano”; “Il potere del cane”) – che ritirerà il suo meritato Pardo d’Onore il 16 agosto – oppure quello dell’attore indiano Shah Rukh Khan, acclamata star di Bollywood.
Omaggio al cinema elvetico
Ma ad andare in scena, da oggi e fino a sabato 17, anche molta Svizzera. Sì, perché come mai prima d’ora, il festival darà così ampio spazio alle produzioni elvetiche: 41 in tutto quelle selezionate.
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Il futuro del Locarno film festival risiede nel fascino discreto della nuova presidente
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Il Locarno film festival, il più prestigioso festival cinematografico della Svizzera, che inizia mercoledì, è sempre un paradiso per cinefili e cinefile. Dietro gli schermi, la sua presidente Maja Hoffmann sta riorientando la manifestazione avvicinandola alla sua rete di contatti artistici globali.
Tre di queste, delle quali due coproduzioni, saranno presentate nel Concorso internazionale: “Fogo do vento” della regista portoghese Marta Mateus e “Transamazonia” della cineasta tedesca Pia Marais.
Tra le altre produzioni svizzere, verrà proiettata sullo schermo di Piazza Grande ad esempio “Reinas”, pellicola della regista peruviana Klaudia Reynicke, da tempo stabilitasi in Ticino, come pure il film di fantascienza “Electric child”, dello zurighese Simon Jaquemet.
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Fuori concorso, verrà invece presentata per la prima volta anche una serie TV interamente prodotta in Svizzera: si tratta di “Espèce menacée”, firmata Bruno Deville, Léo Maillard e Marina Rollman. A Locarno verranno mostrati in diverse date i primi due episodi.
In apertura della sezione parallela “Semaine de la critique” verrà proiettato “A Sister’s Tale”, coproduzione elvetica con Francia e Iran. La regista Leila Amini accompagna sua sorella, una casalinga iraniana che canta, malgrado le restrizioni imposte alle donne.
Ad inaugurare la nuova edizione con la prima proiezione serale sarà il film del regista italiano Gianluca Jodice, interpretato dalla copia formata da Guillaume Canet (“Asterix e Obelix – Il regno di mezzo”) e Mélanie Laurent (“Bastardi senza gloria”). La pellicola della cerimonia di apertura presentata al pubblico di Piazza Grande è intitolata “Le Déluge” e vede come protagonisti Luigi XVI e sua moglie Maria Antonietta mentre si trovano rinchiusi nella Tour du Temple, lugubre fortezza parigina, in attesa del loro processo.
Diciassette candidati per il Pardo d’oro
In lizza per il Pardo d’Oro, si contano in tutto 17 film selezionati, tra cui quello del regista svizzero classe 1982 Ramon Zürcher (“Der Spatz im Kamin”/”Il passero nel camino”). Nel Concorso internazionale figurano poi l’artista sperimentale britannico Ben Rivers (“Bogancloch”) e lo sceneggiatore sudcoreano Hong Sangsoo (“By The Stream”). In corsa anche diverse donne, tra cui la lituana Saule Bliuvaite (“Toxic”), la francese Sylvie Ballyot (“Green Line”) e l’italiana Sara Fgaier (“Sulla terra leggeri”).
La quota femminile tra i registi che si contendono l’ambito premio, quest’anno, ha raggiunto il 47%. Tra queste anche quattro opere prime, frutto di una scelta deliberata, aveva dichiarato a Keystone-ATS il direttore artistico Giona A. Nazzaro nel corso di un’intervista.
L’edizione che prende il via oggi è la prima senza Marco Solari, che ha condotto la rassegna cinematografica per oltre 20 anni. Ad accogliere i moltissimi ospiti ed appassionati è ora la nuova presidente Maja Hoffmann, nominata lo scorso anno. Anche Nemo, che ha vinto l’Eurovision Song Contest sarà a Locarno sabato dove si esibirà sul palco della Rotonda.
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