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In Ticino la banda del bancomat colpisce ancora

Un altro bancomat è stato fatto esplodere in Ticino, questa volta a Comano di fronte alla sede della Radiotelevisione svizzera (RSI). È la settima struttura del genere ad essere stata presa di mira da malviventi in circa un anno. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 ottobre 2019 - 12:52
tvsvizzera.it/fra con RSI
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I "soliti ignoti" sono entrati in azione martedì mattina verso le 3.30 prendendo di mira il bancomat in Via Cureglia a Comano, nei pressi degli studi televisivi della RSI. Stando alle prime informazioni, i malviventi hanno tentato di far saltare in aria con dell'esplosivo il distributore di banconote della Raiffeisen.

La struttura, nonostante l'urto, sembra aver retto e i ladri non sarebbero riusciti ad impossessarsi del contante al suo interno. La polizia cantonale ticinese ha allestito numerosi posti di blocco per tentare di catturare gli autori, tutt'ora in fuga. Non è la prima volta che l'impianto viene preso di mira. Nell'agosto del 2016 venne dato alle fiamme e distrutto.

Furti seriali

Il primo bancomat fatto esplodere è stato un distributore di denaro a Coldrerio il 23 novembre 2018. Il bottino? Fino a 300'000 franchi.

Prima di questo non si erano mai registrati colpi del genere nel cantone, ma a solo una settimana di distanza un altro furto con scasso viene messo a segno ad Arzo sul confine con l'Italia. Il modus operandi è lo stesso: i ladri oscurano le telecamere, poi fanno esplodere la tastiera e infilano le braccia nell'apparecchio sventrato per impossessarsi delle banconote. Il tutto in pochi minuti.

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Tecnica consolidata

Si tratta di una tecnica usata spesso nel Nord Italia, dove si sono registrati molti colpi del genere e da dove si ritiene possano provenire gli autori dei furti in Ticino.

Non finisce qui: il 6 febbraio 2019 è stato preso di mira il bancomat della Migros di Taverne. Non è stato fatto esplodere, ma forzato con una fiamma ossidrica.

Il 14 marzo un nuovo colpo è stato messo a segno a Novaggio; questa volta usando dell’esplosivo. Poi, qualche settimana dopo, tocca a Monteggio, ma qui il colpo non è andato a buon fine. L’allarme è scattato e i ladri sono scappati su un’automobile rubata in precedenza.

A maggio, viene fatto esplodere un distributore di denaro a Stabio e infine, nella notte su martedì è stato il turno di Comano. Gli inquirenti sono al lavoro anche per verificare se dietro al colpo non ci sia la stessa regia.

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