I congiunti del profugo che ha preso in ostaggio i passeggeri e le passeggere di un treno regionale vicino a Yverdon hanno intentato un'azione legale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
La morte del richiedente asilo avvenuta lo scorso 8 febbraio in seguito all’intervento delle forze dell’ordine è destinata ad avere un seguito penale. La famiglia della vittima, secondo quanto ha riferito la radiotelevisione pubblica RTS, ha depositato una denuncia alla giustizia cantonale.
Contenuto esterno
Il procuratore generale vodese Eric Kaltenrieder ha confermato in proposito che “la famiglia ha sporto denuncia il 15 febbraio, acquisendo lo status di parte civile nel procedimento”.
“Non meritava di essere ucciso”
Alla trasmissione Forum della RTS il fratello del sequestratore, raggiunto in Iran per telefono, ha detto che “non condividiamo le sue azioni ma non meritava di essere ucciso, è un’ingiustizia”. “Speriamo – ha aggiunto – che lo Stato svizzero, e la polizia che l’ha ucciso e che non avrebbe dovuto, ci riconsegnino almeno la salma”.
Una confidente dell’uomo, un curdo di 32 anni, ha poi spiegato all’emittente francofona di averlo chiamato durante il sequestro del treno per convincerlo a mettere fine alla presa d’ostaggi. “L’ho supplicato diverse volte di smetterla. Mi ha risposto ‘sorella, è la fine della mia vita’”.
Il blitz della polizia
Il sequestro era durata circa quattro ore ed è terminato con l’assalto delle forze dell’ordine alla stazione di Essert-sous-Champvent dove il sequestratore, armato di un’ascia e di un coltello, aveva fatto fermare il convoglio con le porte bloccate.
L’assalto della polizia è avvenuto in un momento in cui l’uomo si era allontanato dagli ostaggi. Prima del blitz sono stati usati esplosivi a scopo diversivo. Quando il profugo – brandendo l’ascia – si è mosso in direzione della squadra di intervento, è stato abbattuto da un agente.
“Non comprate il vostro cane su internet”: campagna PSE e USAV
Questo contenuto è stato pubblicato al
La maggior parte dei cani acquistati su Internet proviene da allevamenti stranieri che non rispettano il benessere degli animali. Spesso sono importati illegalmente e soffrono di malattie e disturbi comportamentali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I risparmi previsti dal Consiglio federale, nel suo progetto ora in consultazione, a livello di formazione e ricerca avranno conseguenze esiziali, approfondendo la carenza di personale altamente qualificato, con ricadute negative per l'economia tutta.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno studio della clinica psichiatrica di Zurigo ha rivelato che quasi un quarto dei 24enni della città sulla Limmat consuma cocaina in maniera più o meno regolare.
Immatricolazioni di veicoli in calo nel mese di gennaio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo il 2024 negativo anche il nuovo anno parte male per i venditori di veicoli a motore: in gennaio sono stati immatricolati 19'400 auto, camion, bus e moto, con una flessione del 2% su base annua.
La popolazione svizzera è scettica nei confronti del ticket del Centro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il candidati del Centro per la successione della consigliera federale dimissionaria Viola Amherd riscuotono scarso entusiasmo tra la popolazione.
La percezione della corruzione peggiora in Svizzera secondo Transparency
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera non registra miglioramenti nella lotta alla corruzione. Transparency International segnala carenze nella lotta al riciclaggio di denaro, alla corruzione privata, al perseguimento penale delle aziende e alla protezione dei lanciatori di allerte.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Swiss Steel non si sbilancia riguardo all'impatto dei nuovi dazi che il presidente americano Donald Trump vuole imporre sulle importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La tregua in Medio Oriente potrebbe essere a rischio: Hamas ha infatti annunciato che non rilascerà più ostaggi fino a quando Israele non tornerà a rispettare gli accordi.
La polizia austriaca cerca una sciamana imbrogliona che ha anche vittime svizzere
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una sedicente "sciamana" è nel mirino della polizia austriaca, che ha diramato un mandato d'arresto europeo. La donna avrebbe truffato numerose persone - tra cui anche cittadini svizzeri - utilizzando finte doti divinatorie. Il bottino è di decine di milioni di euro.
UBS: “Svizzera finora non minacciata da Trump, ma ci sono rischi sui dazi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sul fronte dei dazi la Svizzera non è finora stata direttamente minacciata dal presidente americano Donald Trump e complessivamente appare messa meglio di altri paesi, ma i rischi - diretti e indiretti - della guerra commerciale in atto rimangono rilevanti.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Presa d’ostaggi su un treno in Svizzera, sequestratore ucciso dalla polizia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo 4 ore di negoziazioni la polizia ha preso d'assalto il treno uccidendo il sequestratore. Illesi i 15 ostaggi.
Presa d’ostaggi sul treno, nessun movente terroristico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il movente terroristico "non è chiaramente" privilegiato. Le indagini proseguono per chiarire le circostanze dell'attacco.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.