Sempre più aggressioni contro donne anziane in Svizzera
 
In Svizzera si registra un aumento dei casi di violenza contro le donne anziane, un fenomeno che, secondo un rapporto, è ampiamente sottostimato e avviene soprattutto nell'ambiente privato.
La violenza contro le donne in età avanzata è in aumento in Svizzera. Nel 2024, riporta una nota diffusa venerdì del Centro di competenza nazionale Vecchiaia senza Violenza, si sono registrati 411 casi di aggressione contro persone di 60 anni o più, nel 73% dei casi donne.
Le vittime hanno un’età media di 81 anni e i casi sono in aumento rispetto al 2023 del 15%. Tuttavia la direttrice del centro Ruth Mettler Ernst, su domanda di Keystone-ATS, presume che vi sia un gran numero di casi che non vengono segnalati. La violenza senile è infatti ancora un tema tabù e imbarazzante. Ci vuole infatti molta fiducia affinché le vittime denuncino i soprusi subiti.
Secondo le indicazioni fornite dal centro di competenza, il 70% dei casi si verifica nell’ambiente privato e un altro 29% in istituti. L’80% degli autori proviene invece da una cerchia sociale ristretta, comprendente parenti, coniugi, amici e personale di cura.
Le donne in età avanzata sono particolarmente a rischio a causa dell’anagrafe, del loro sesso e di un sempre maggiore bisogno di assistenza. Con la perdita di autosufficienza aumenta infatti la possibilità di ritrovarsi in un rapporto di dipendenza soverchiante.
Il secondo rapporto parallelo della Svizzera sulla Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere mostra, secondo il Centro di competenza, progressi nella sensibilizzazione contro la violenza nella vecchiaia. Tuttavia quella specifica contro le donne anziane non viene espressamente menzionata, poiché si parla in generale di “persone anziane”.
 
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