Berna sospende le decisioni sui richiedenti l’asilo siriani
La SEM non è attualmente in grado di valutare con fondatezza se vi siano motivi di asilo.
Keystone-SDA
Le procedure e le decisioni in materia di asilo per i richiedenti asilo provenienti dalla Siria sono sospese con effetto immediato fino a quando la situazione non sarà rivalutata. Lo ha annunciato la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ieri su X.
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La SEM non è attualmente in grado di valutare con fondatezza se vi siano motivi di asilo e se sia ragionevole eseguire un ordine di allontanamento. In Siria, domenica i ribelli hanno conquistato la capitale Damasco dopo oltre 13 anni di guerra civile. Il presidente Bashar al-Assad è fuggito in Russia. Non è chiaro come cambieranno gli equilibri di potere nel Paese.
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La #SEMCollegamento esterno sospende procedure e decisioni in materia d'asilo per i richiedenti l’asilo siriani, fino a quando la situazione non potrà essere rivalutata. La SEM non è in grado di valutare se vi siano motivi di asilo e se sia ragionevole eseguire un ordine di allontanamento.
La situazione in Siria deve prima essere rivalutata. La SEM aveva aveva dichiarato domenica all’agenzia di stampa Keystone-ATS che non era ancora possibile prevedere gli effetti del cambiamento dei rapporti di forza in Siria sulle procedure di asilo svizzere.
Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica (UST), alla fine dell’anno scorso in Svizzera si trovavano circa 28’000 cittadini siriani.
La SEM prevede che i rifugiati siriani che hanno trovato rifugio in Paesi vicini come la Turchia, il Libano o la Giordania saranno i primi a rientrare. La Turchia, ad esempio, ha accolto quasi tre milioni di rifugiati siriani negli ultimi anni.
Il servizio del TG della RSI:
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In un avviso di viaggio aggiornato oggi, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) scrive che in Siria sono in corso sparatorie, blocchi stradali e saccheggi. I valichi di frontiera potrebbero essere chiusi e potrebbe essere imposto il coprifuoco.
Continuano anche i combattimenti tra le varie parti in guerra, con attacchi aerei diretti contro obiettivi a Damasco e dintorni, compreso l’aeroporto, e vicino al confine libanese. La situazione è molto instabile e gli sviluppi futuri sono incerti, scrive il DFAE. Si sconsigliano viaggi e soggiorni di qualsiasi tipo nel Paese.
Il DFAE ha inoltre comunicato su X che la Svizzera stanzierà altri due milioni di franchi per gli aiuti d’emergenza in Siria: un milione per l’ONU (Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari) e un milione per il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
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Il clan Assad ha governato la Siria con il pugno di ferro per oltre 50 anni. Bashar al-Assad ha preso il potere nel Paese dal defunto padre Hafiz al-Assad nel 2000. È rimasto al potere durante più di un decennio di guerra civile. È accusato di un’intera serie di crimini contro la popolazione, tra cui l’uso di armi chimiche e barili bomba, oltre che di omicidi e torture ordinate dallo Stato.
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