Scuole in allarme per le sigarette elettroniche
La direzione delle scuole medie di Mendrisio, in Ticino, ha scritto ai genitori degli allievi, mettendoli in guardia sull'aumento del numero di ragazze e ragazzi che fumano le sigarette elettroniche di nuova generazione: più discrete e che si confondono bene in una borsa o in un astuccio. Un tema che solleva di nuovo timori per le conseguenze sulla salute.
“Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un vero boom, e oltre a qualche allievo colto in flagrante, sappiamo anche di un florido commercio!” È un passaggio che colpisce quello della lettera della direzione sulle sigarette elettroniche di nuova generazione, che somigliano a chiavette o a evidenziatori.
Le controversie sollevate dalle cosiddette e-cig non sono certo nuove, ma ora ci si trova di fronte a qualcosa di inedito, proprio perché oggetti più discreti, che si notano meno in un astuccio o in uno zaino.
La preoccupazione è emersa anche in altri istituti, come ci conferma Tiziana Zaninelli responsabile della Sezione insegnamento medio del Dipartimento dell’educazione del canton Ticino. Un fenomeno non diffuso ovunque allo stesso modo. Da parte di questo ufficio c’è la volontà di produrre documentazione con l’équipe del medico cantonale.
Lo stesso governo ticinese pochi mesi fa aveva proposto di equiparare le e-cig alle sigarette tradizionali. Anche quelle senza nicotina non potranno essere vendute a minorenni né fumate o consumate negli spazi comuni chiusi.
Ricordiamo che, in un sondaggio del 2018, il 3% dei ragazzi ticinesi dai 15 anni in su dichiarava di essere già dipendente delle alternative alla sigaretta classica.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.