Sono tre i siti che rimangono in corsa per la realizzazione di un deposito per le scorie radioattive in Svizzera: Bözberg (Giura orientale), Weinland zurighese e Lägern settentrionale, a cavallo tra Argovia e il Canton Zurigo. Un'area, quest'ultima, che era stata inizialmente scartata dalla NAGRA, la società cooperativa nazionale per l'immagazzinamento delle scorie ma che l'Ispettorato federale per la sicurezza nucleare (IFSN) ha rimesso in gioco.
Sono necessari approfondimenti tecnici e ulteriori perizie, ha indicato l’organo federale, e in questa fase non vi sono argomentazioni scientifiche per scartare il sito posto nel versante nord del massiccio del Lägern che si trova tra i cantoni Argovia e Zurigo. In particolare il criterio della profondità del deposito, previsto a 700 metri dalla superficie in questa ipotesi, non viene ritenuto penalizzante, contrariamente a quanto stabilito dalla NAGRA, ai fini di una decisione definitiva in materia.
Procedura complessa
La procedura di valutazione resta comunque ancora lunga e prevede il coinvolgimento di altre autorità. Dopo il rapporto ordinato dall’Ispettorato federale, che sarà pronto entro la fine della prossima primavera, si dovrà attendere il parere della Commissione federale per la sicurezza nucleare e del Comitato dei cantoni, prima che l’Ufficio federale dell’energia formalizzi la sua proposta.
Dopo la consultazione pubblica della durata di tre mesi sulle tre opzioni sul tavolo si dovrà pronunciale entro la fine del 2018 il governo federale. Decisione che prelude agli ulteriori approfondimenti previsti per la terza fase di questa complessa decisione sul futuro sito di stoccaggio delle scorie nucleari prodotte dalle centrali svizzere.
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