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Scontro tra autogestiti e polizia a Lugano

Poliziotti davanti al centro sociale di Lugano.
A fine maggio 2021, il centro sociale di Lugano all'ex Macello è stato demolito su richiesta del Municipio di Lugano. Keystone / Francesca Agosta

Verso le 5 di giovedì mattina la polizia ha iniziato lo sgombero degli spazi dell'ex Macello di Lugano parzialmente rioccupati mercoledì, da un gruppo di autonomi. Le persone già allontanate dagli agenti, una quindicina, vengono interrogate dalla polizia. Il Municipio ha sporto denuncia per violazione di domicilio.

Il tentativo di rioccupazione degli spazi dell’ex Macello, a distanza di sette mesi dalla demolizione del Centro sociale autogestito, è iniziato nel primo pomeriggio di mercoledì.

Rispondendo a un appello diffuso via Telegram, alcune decine di sostenitori del Centro sociale autogestito si sono dati appuntamento nel posteggio vicino alle macerie dell’ex Macello, abbattuto nella notte fra il 29 e il 30 maggio.

L’intento è pranzare insieme, ma anche rioccupare gli spazi sgomberati 7 mesi fa. Alcuni giovani, forse una ventina, riescono ad entrare e a salire sul tetto di uno degli stabili dell’area, espongono bandiere e striscioni. Lo stesso avviene nel posteggio. Attorno alle 15 si presentano gli agenti in tenuta anti sommossa, bloccano gli accessi e separano di fatto chi è dentro ciò che rimane dell’ex Macello e chi è fuori.

Nel corso della serata di mercoledì si sono registrati scontri nell’area dove si trovava il Centro sociale autogestito, demolito nella notte fra il 29 e il 30 maggio. La polizia è ricorsa a proiettili di gomma e spray al peperoncino, i manifestanti hanno lanciato bottiglie, fuochi d’artificio e altri oggetti. Almeno uno fra loro ha avuto bisogno di cure mediche ed è stato soccorso dal personale di un’ambulanza.

La tensione si è poi allentata nel corso della notte, con il mantenimento dei rispettivi presidi. Fino all’operazione di sgombero della quindicina, ventina di autonomi che sono riusciti a entrare nell’ex Macello prima dell’arrivo della polizia, nel primo pomeriggio di mercoledì. L’operazione si è svolta in modo pacifico. Sul posto pure i pompieri per allontanare delle persone che si sono arrampicate sui tetti degli stabili, come abbiamo potuto constatare sul posto.

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Al termine delle operazioni, lla polizia cantonale comunica che un 36enne cittadino svizzero domiciliato in Valle Leventina e una 33enne cittadina svizzera domiciliata nel Mendrisiotto, già fermati nel corso del fine pomeriggio di mercoledì, sono stati posti in arresto provvisorio per violenza o minaccia contro i funzionari a seguito dell’aggressione di un agente di polizia, che ha dovuto ricorrere a cure mediche. Nel contesto dell’operazione, sono state fermate 11 persone la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti. 

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