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Altre dimissioni ai vertici della procura federale

Interni di edificio brutalista con cortile interno e soffitto a griglia; in primo piano poltroncine colorate
Alla direzione del Ministero pubblico rimangono ormai solo due sostituti procuratori [nell'immagine d'archivio, l'edificio che ospita l'MPC a Berna]. © Keystone / Anthony Anex

Altri due membri della direzione del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) si sono dimessi dall'incarico. Il capo dell'informazione André Marty e il segretario generale Mario Curiger erano entrambi considerati "alleati" dell'ex procuratore generale Michael Lauber, costretto a ritirarsi lo scorso anno per le conseguenze della vicenda FIFA.

L’MPC ha confermato sabato un’anticipazione dei giornali del gruppo Tamedia, precisando che i due dirigenti lasceranno l’incarico nel corso dei prossimi mesi. Le dimissioni sarebbero state rassegnate indipendentemente l’una dall’altra. Quanto ai possibili motivi, il Ministero sottolinea che le partenze durante un periodo di transizione non sono inusuali, neppure fra il personale di alto grado.

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Uomo in abiti formali, visto attraverso diversi pannelli di plexiglas, parla a qualcuno con davanti microfoni di diverse testate

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La Svizzera non riesce a trovare un procuratore generale

Questo contenuto è stato pubblicato al Seconda fumata nera dopo le dimissioni rassegnate nel 2020 da Michael Lauber, indagato per i suoi incontri segreti con il presidente FIFA Infantino.

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Stando al Tages-Anzeiger, almeno il caso di Marty sarebbe legato allo scandalo degli incontri non protocollati tra Michael Lauber e il presidente della Federazione internazionale di calcio FIFA Gianni Infantino. Il capo dell’informazione sarebbe coinvolto nel relativo procedimento penale, tuttora in corso. Secondo la ricostruzione dei fatti, avrebbe assistito a vari colloqui tra Lauber e Infantino, come quello del 16 giugno 2017, che nessuno dei protagonisti ha sostenuto di ricordare.

Bocche cucite

Interpellato in proposito, il procuratore federale straordinario Stefan Keller -al quale l’autorità di vigilanza sull’MPC ha affidato nel giugno 2020 l’incarico di indagare sulle accuse contro Lauber, Infantino e altre persone- ha detto di non poter riferire nulla sul procedimento in corso per motivi legati all’inchiesta.

Per tutte le persone coinvolte si applica, sottolinea Keller, il principio della presunzione d’innocenza. 

Restano in due

Dopo le partenze di Lauber, Marty e Curiger, alla direzione dell’MPC restano solo i due sostituti procuratori generali Ruedi Montanari e Jacques Rayroud, i quali -si legge in una presa di posizione- si rammaricano della partenza dei colleghi poiché entrambi hanno contribuito significativamente allo sviluppo dell’MPC e dei rispettivi incarichi.
 

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Dal servizio RSI, si apprende che anche la Segreteria diretta da Curiger è stata oggetto di analisi della vigilanza per le sue dimensioni definite “insolite”.

Sono già due i bandi andati a vuoto per la sostituzione di Lauber, che ha annunciato le sue dimissioni alla fine di agosto 2020. La Commissione giudiziaria delle Camere federali ha deciso lo scorso marzo di aprire un ulteriore concorso per individuare il nuovo Procuratore generale della Confederazione.

tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 01.05.2021)

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