L’ex primo ministro della Malaysia è stato arrestato mercoledì nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo legato al fondo sovrano 1MDB. Uno scandalo che ha toccato da vicino anche la piazza finanziaria elvetica, poiché aveva causato il tracollo della Banca della Svizzera italiana.
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Najib Razak, sconfitto alle elezioni dello scorso maggio, è accusato di aver trasferito su un suo conto personale oltre 600 milioni di dollari provenienti dal fondo 1MDB.
Stando a quanto annunciato dalle autorità, i raid della polizia in case di sue proprietà hanno portato al sequestro di oggetti di lusso appartenenti a lui e alla moglie per un valore di oltre 270 milioni di dollari.
Alla coppia è stato vietato già mesi fa di lasciare il Paese, per il timore che sfuggissero alla giustizia.
Najib Razak contesta le accuse, affermando che il nuovo governo di Mahathir Mohamad (di cui vent’anni fa era il “delfino”) vuole portare avanti una vendetta politica, e si difende sostenendo che quei soldi sul suo conto personale provenivano da un donatore saudita.
La vicenda 1MDB è stata oggetto di indagini in diversi paesi, in particolare a Singapore, in Svizzera e negli Stati Uniti.
Nella Confederazione, il tracollo della Banca della Svizzera italiana (BSI) è legato proprio a questo scandalo. L’istituto è infatti stato utilizzato dagli organizzatori della gigantesca truffa per le loro alchimie finanziarie.
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