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Riemersi patrimoni per 6 miliardi nel 2019

Non sempre sono i capitali stranieri depositati in Svizzera, a fare notizia. Nel 2019, le autorità fiscali dei 26 cantoni hanno fatto emergere patrimoni non dichiarati di contribuenti svizzeri -in buona parte depositati all'estero- per 6 miliardi di franchi. Fondi che sono emersi per effetto diretto, o preventivo, dello scambio automatico di informazioni.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 aprile 2020 minuti
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 15.04.2020)
Con Hong Kong e Singapore (immagine d'archivio) la Svizzera applica lo scambio automatico sulla base di accordi bilaterali specifici. Keystone / Wong Maye-e

Secondo un sondaggio della Radiotelevisione svizzero-tedesca SRF, tra autodenunce dei contribuenti e informazioni provenienti da 75 PaesiLink esterno, le sole casse del canton Zurigo hanno visto riaffiorare 1 miliardo e 300 milioni -sui quali d'ora in poi saranno pagate le tasse. Segue il Ticino, con 969 milioni. 

L'autodenuncia esente da penaLink esterno (che prevede solo il rimborso dell'imposta dovuta con i relativi interessi) è un'opzione che esiste da dieci anni. Negli ultimi quattro, oltre 100'000 contribuenti ne hanno fatto uso. La vera svolta è stata però l'entrata in vigore dello scambio automatico di informazioniLink esterno bancarie, che ha spinto molti di essi a dichiarare ciò che possedevano in nero, prima che fossero le autorità a scoprirlo e infliggere le relative sanzioni.

Dipartimento federale delle finanze

Le autorità fiscali svizzere hanno ricevuto dall'estero, in tutto, informazioni su 2,4 milioni di conti di contribuenti svizzeri.

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