Un centro di calcolo "multitasking".
Keystone / Salvatore Di Nolfi
Il calore prodotto da un centro di calcolo viene usato per scaldare migliaia di abitazioni a Ginevra.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj con RSI
Una ditta informatica di Ginevra ha ideato un sistema che permette di scaldare le case di migliaia di persone grazie al calore emesso da un suo centro di calcolo.
Il progetto all’avanguardia, ideato in collaborazione con le autorità, è stato inaugurato lunedì. Si tratta di un vero e proprio labirinto, situato nel sottosuolo della sede di Infomaniak, un’importante azienda informatica ginevrina.
“La forza di questo progetto è che è stato costruito per la città. Servirà per scaldare le case e gli edifici intorno alla ditta”, ha dichiarato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI il consigliere di Stato ginevrino Antonio Hodgers, presente all’inaugurazione.
Il principio di base è semplice: il calore prodotto dai server viene distribuito con una rete di riscaldamento a distanza a 6’000 abitazioni in un anno, invece di andar perduto come avviene normalmente.
Un’innovazione mondiale, secondo Infomaniak, il cui fondatore Boris Siegenthaler ha sottolineato che “gli abitanti sono contenti perché non devono bruciare gas o legna e possono scaldare le case con l’energia rinnovabile del quartiere. E la nostra clientela è orgogliosa di poter contribuire a scaldare l’acqua per il mondo reale”.
Per le autorità ginevrine il progetto di Infomaniak dovrebbe essere un esempio per tutta la Svizzera: “Prendiamo tanti dati da Paesi come Cina e USA, ma non pensiamo mai cosa c’è dietro a tutti questi dati. Con questo progetto rilocalizziamo i data center nella Confederazione”, ha aggiunto Antonio Hodgers.
E anche chi si preoccupa per il paesaggio non dovrebbe avere nulla da ridire: poiché tutta la struttura si trova nel sottosuolo, non ha un impatto visivo sull’aspetto del quartiere.
Il servizio del TG 20.00 della RSI del 27 gennaio 2025:
Contenuto esterno
Non si tratta comunque della prima volta che un centro di calcolo diventa “multitasking”: che ospita il supercomputer svizzero Alps ha anche lui in campo progetti sostenibili di cui beneficia la comunità locale. L’acqua che viene usata per raffreddare i server, per esempio, viene ridistribuita come acqua calda per rifornire la città di Lugano, come si può leggere in questo articolo di Swissinfo.ch:
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.