La televisione svizzera per l’Italia

Rivedere lo statuto S per rifugiati ucraini per contrastare gli abusi

cartelli
Un cambiamento per evitare gli abusi. Keystone / Peter Klaunzer

Il Consiglio nazionale ha approvato una mozione in tal senso di Benedikt Würth.

Lo statuto di protezione S concesso alle rifugiate e ai rifugiati ucraini dovrebbe essere revocato o non rinnovato a determinate condizioni. È l’opinione del Consiglio nazionale che ha approvato oggi – con 120 voti contro 60 – una mozione del “senatore” sangallese Benedikt Würth (Centro).

A nome della commissione, il ticinese Piero Marchesi (Unione democratica di centro UDC, destra conservatrice) ha denunciato il “turismo” generato da coloro che beneficiano di tale statuto: alcuni cittadini ucraini rinunciano infatti alla protezione per rientrare in Patria godendo dell’assistenza offerta dalla Confederazione, per poi rientrare in Svizzera e richiedere nuovamente lo statuto S.

Ciò non “è solo inaccettabile ma genera oneri finanziari significativi per il nostro Paese”, ha sottolineato il ticinese. La mozione Würth permetterebbe invece di colmare tali lacune nella gestione Statuto S. “Le disposizioni attuali sono applicate in modo inefficace”, ha sostenuto Marchesi.

Non si penalizzano i rifugiati, ma chi abusa

Marchesi ha poi sottolineato come la mozione non miri a penalizzare i rifugiati ma “a promuovere un sistema equo e trasparente riducendo al minimo i rischi di abuso”. Le misure proposte, ha proseguito il democentrista, “non sono essenziali solo per il contenimento costi ma per favorire una integrazione efficace per i rifugiati che hanno deciso di stabilirsi in Svizzera”. Limitare partenze e ritorni è infatti “cruciale per garantire un’integrazione coerente nel mercato del lavoro e anche nel sistema scolastico”.

Una minoranza, sostenuta dal consigliere federale Beat Jans, ha invano chiesto la bocciatura della mozione. A loro avviso, il quadro giuridico attuale permette già di soddisfare le richieste della mozione.

Il Nazionale ha poi parzialmente approvato una mozione della “senatrice” sangallese Esther Friedli (UDC), segnatamente il punto che vuole limitare lo statuto S agli ucraini che vivono nelle regioni occupate dalla Russia o colpite dai combattimenti.

“A Leopoli la vita si svolge in modo praticamente normale”, ha sostenuto il liberale radicale lucernese Peter Schilliger. A nulla sono valse le obiezioni di Jans, che ha ricordato come gli attacchi aerei russi possono prendere di mira aree considerate sicure.

La mozione Friedli è invece stata bocciata nei punti che chiedevano di revocare lo statuto S a coloro il cui ultimo luogo di residenza non si trovava in tali regioni (Donbass, per esempio), nonché ai cittadini non ucraini, ad eccezione dei rifugiati riconosciuti dall’Ucraina.

Contenuto esterno

Attualità

palazzo federale a berna

Altri sviluppi

Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.

Di più Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
campagne di voto del 9 febbraio scorso.

Altri sviluppi

Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste

Questo contenuto è stato pubblicato al Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.

Di più Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
monopattino

Altri sviluppi

A 100 chilometri l’ora sul monopattino elettrico

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.

Di più A 100 chilometri l’ora sul monopattino elettrico
Karin Keller-Sutter

Altri sviluppi

Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

Di più Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
La refurtiva.

Altri sviluppi

Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto

Questo contenuto è stato pubblicato al Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.

Di più Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR