Riserve della Comco sull’accordo tra SSR ed editori privati
Un accordo tra la SSR e l'associazione degli editori VSM, che limita le attività online della radiotelevisione pubblica, ha ricevuto alcune riserve dalla Commissione della concorrenza.
La Commissione della concorrenza (Comco) ha emesso alcune riserve nei confronti dell’accordo di principio tra la Società svizzera di radiotelevisione (SSR) e l’Associazione degli editori svizzerotedeschi Verband Schweizer Medien (VSM). Quest’ultima ha espresso martedì la propria incomprensione nei confronti del parere della Comco.
La SSR e VSM avevano chiesto alla Comco una valutazione, ai sensi della legge sui cartelli, sull’accordo, che prevede una limitazione delle attività online dell’ente radiotelevisivo di servizio pubblico. In due diversi comunicati, la SSR e l’Associazione degli editori svizzerotedeschi hanno indicato di prendere atto che la Commissione della concorrenza ritiene ammissibili molti elementi dell’accordo di principio, ma nutre riserve su singoli punti sotto il profilo del diritto in materia di cartelli.
Tra le altre cose, VSM deplora il fatto che la Comco abbia espresso perplessità in merito alle restrizioni nell’offerta online della SSR, ovvero alla limitazione a 2’400 caratteri, previste dall’accordo. Sono state emesse riserve anche in merito all’intesa sul blocco dei contenuti per i sistemi di intelligenza artificiale. Altri punti, come ad esempio la verifica delle cooperazioni nel settore delle trasmissioni sportive, sono stati ritenuti ammissibili.
Il dialogo continua
Stando ai comunicati, VSM e SSR continueranno il dialogo e analizzeranno i singoli punti in ulteriori negoziati, concordando future forme di collaborazione. Le parti dell’accordo che, secondo la Comco, sono ammissibili sono valide in linea di principio. Le parti che necessitano di miglioramenti potranno invece entrare in vigore in un secondo momento.
A metà maggio, la SSR e VSM avevano raggiunto un accordo di principio allo Swiss Media Forum di Lucerna. Con esso, la Società svizzera di radiotelevisione si impegna a utilizzare i propri mezzi tenendo conto delle offerte private. L’accordo prevedeva, come detto, una limitazione delle attività online della SSR. In cambio, gli editori avrebbero respinto l’iniziativa popolare “200 franchi bastano!”, meglio nota come “Iniziativa SSR”. La votazione si terrà l’8 marzo.
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