L’inchiesta svolta da un giornalista tedesco di origine pakistana. Per quattro mesi ha frequentato in incognito alcune moschee svizzere. Un racconto che è stato pubblicato dalla SonntagsZeitung e che Shams Ul-Haq (questo il nome del giornalista) ha ripercorso con noi, parlando anche della moschea di Winterthur, da più parti accusata di essere un luogo di radicalizzazione islamica.
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