Quando i medici hanno tempo: consulenza gratuita al bar
Una volta al mese, a Lugano, i e le pazienti possono ricevere un consulto gratuito da parte di medici specialisti. Un'opportunità resa possibile dal "Café Med", dove medici in pensione dedicano il loro tempo alla cittadinanza, senza però rilasciare certificati o prescrizioni.
Sono oncologi, radiologi, medici di base, psicologi, dermatologi e cardiologi: professioniste e professionisti che provengono dalle più diverse specializzazioni. Ciò che li accomuna è l’essere in pensione e l’adesione al progetto Café Med.
Qui si riuniscono una volta al mese per offrire consulenze gratuite. Gli specialisti e le specialiste sono a disposizione dei pazienti dalle due e mezza alle quattro e mezza del pomeriggio.
Domande sulle malattie croniche
“I pazienti, donne o uomini che siano, ad esempio, hanno domande sulle loro patologie croniche, come il diabete o le malattie cardiache”, spiega Antonella Richetti, radiologa e oncologa in pensione. “Ma si presentano anche persone con quadri clinici più complessi, che desiderano un nostro parere sulla correttezza del loro percorso terapeutico o sull’esistenza di eventuali alternative”.
Café Med è un’offerta dell’Accademia di Medicina non formale:
È stata fondata a Zurigo nel 2017 ed è ora presente in diverse sedi.
Oggi i Café Med si trovano a Basilea, Berna, Coira, Lucerna, San Gallo, Winterthur, Zurigo, Lugano, Bellinzona e Alto Adige.
I servizi del Café Med sono sempre gratuiti e si concentrano su una visione olistica dell’individuo.
Richetti precisa, però, che non si tratta di un secondo parere medico in senso stretto. I dottori non emettono prescrizioni né eseguono esami. “Il nostro scopo è aiutare le persone a comprendere meglio aspetti che non sono chiari o a ottenere le informazioni necessarie per prendere una decisione”, aggiunge la collega Olivia Pagani. “È un’attività di supporto diversa dalla normale visita medica”.
Nessuna pressione di tempo o di costi
Durante questi incontri, i e le pazienti non devono affrontare lunghe attese. Una signora di 63 anni, residente a Lugano, è venuta per chiedere chiarimenti sui suoi livelli di colesterolo. “Nello studio medico si ha spesso la sensazione che tutto debba essere fatto in fretta, con la sala d’attesa piena, e il medico fornisce spiegazioni rapide”. Se non si afferra subito un concetto, si può provare imbarazzo a chiedere di nuovo. “Quando sono venuta a conoscenza di questa iniziativa, ho pensato fosse un’ottima occasione e ho deciso di approfittarne”.
È la sua prima volta e pensa di ritornare: “È stato un consulto, ma anche una conversazione serena. Sono soddisfatta e, se avrò altre domande in futuro, tornerò volentieri”.
Più umanità, meno tecnologia
Ascoltare, spiegare, consigliare: è questo il cuore dell’offerta gratuita. Era proprio l’obiettivo dell’Accademia di Medicina quando, otto anni fa, ha istituito il “Café Med”: un’iniziativa senza scopo di lucro, fondata su una visione olistica della persona.
Un approccio che oggi si sta perdendo, secondo il cardiologo in pensione Ezio Foglia: “Il giovane medico che esce dall’università a 28 anni difficilmente ha l’opportunità di imparare dal collega più anziano, che un tempo gli avrebbe detto: ‘Vieni, ascolta questo cuore e dimmi cosa senti’. Questo non accade più. Lo stetoscopio, che tutti conosciamo, è diventato quasi obsoleto”.
Questo cambiamento, secondo Foglia, contribuisce anche all’aumento dei costi sanitari. “Visitare un paziente, auscultarlo e palparlo, ha un costo di circa 100 franchi. Ma quando si ricorre a tutti gli esami tecnologici, la spesa sale a 1’500 franchi o più”.
Un beneficio anche per i medici
Gli incontri mensili non sono vantaggiosi solo per i e le pazienti, ma anche per gli stessi professionisti e professioniste in pensione. Markus Huber, medico di base, sottolinea come tutti apprezzino il confronto con colleghi di diverse specializzazioni.
Si percepisce chiaramente che questo scambio professionale è tanto prezioso per i medici quanto lo è l’ascolto per i pazienti.
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