Putin sospende gli accordi fiscali, anche con la Svizzera
Putin cerca di fare la voce grossa.
Sputnik
Il presidente russo ha firmato martedì un decreto che sospende gli accordi fiscali con oltre 30 Paesi, tra cui la Svizzera e l'Italia.
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tvsvizzera.it/mar/agenzie
In particolare, il decreto presidenziale blocca i trattati volti a evitare la doppia imposizione, in particolare con Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Svizzera.
Nella scure delle nuove disposizioni di Putin sono finite le principali norme delle convenzioni che regolano la tassazione dei beni mobili e immobili, dividendi, interessi, redditi da servizi e diritti d’autore, compensi e redditi da lavoro dipendente, nonché la tassazione del capitale.
Mosca ha deciso così di tagliare i ponti con 38 Paesi, considerati come “ostili”, congelando le parti delle intese che, fino ad oggi, hanno consentito incentivi fiscali e norme non discriminatorie per evitare che i contribuenti dei Paesi firmatari degli accordi paghino tasse più alte di quelle locali.
Il Cremlino ha giustificato questa misura con presunte “violazioni degli interessi economici e di altri interessi legittimi della Federazione Russa”. Vladimir Putin ha ordinato al Governo di redigere un disegno di legge e di presentarlo al Parlamento.
Le autorità svizzere non hanno per ora reagito. Una presa di posizione è attesa per mercoledî.
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