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Tentati suicidi, a Zurigo è effetto ‘Tredici’

Primo piano di spille con la scritta Je suis un superhero, www.stopsuicide.ch
Tutti possiamo essere il super-eroe di qualcuno, diceva una campagna di prevenzione dei suicidi. Keystone

La clinica psichiatrica universitaria di Zurigo denuncia un significativo aumento degli adolescenti che tentano il suicidio o hanno pensieri suicidi. Più in generale, il numero di ricoveri è aumentato del 40% nel solo 2017, anno della diffusione del controverso telefilm 'Tredici'.

A livello cantonale, i casi segnalati di crisi psichiche tra i giovani, soprattutto tra le giovani donne, sono passati in dieci anni da una cinquantina a oltre 600.

Dal 2017 si osserva inoltre l’effetto ‘TrediciCollegamento esterno‘, una serie statunitense diffusa su Netflix, la cui protagonista è una ragazza di 17 anni che spiega le ragioni (molestie, mobbing, menzogne e altro) che la spingono a commettere il gesto estremo.

Stesso disagio, diversa reazione

“Notiamo che, in una situazione di crisi, sempre più giovani rispondono con un tentativo di suicidio”, spiega Dagmar PauliCollegamento esterno, responsabile del reparto di psichiatria infantile e giovanile.

“Questo non vuol dire che prima non ci fosse un disagio, ma registravamo altre forme di reazione come il ricorso alle droghe o all’alcol. Oggi questi giovani passano molto più velocemente all’atto estremo per segnalare il loro bisogno d’aiuto. Complici sono anche i social media”.

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Negli stessi Stati Uniti, fa discutere che ‘Tredici’ rappresenti il suicidio come possibile uscita dai problemi e come modo per guadagnare riconoscimento. Alcune famiglie accusano la serie di aver portato i figli alla decisione di togliersi la vita.

Dagmar Pauli e Anne EdanCollegamento esterno, medico assistente all’Ospedale universitario di Ginevra, non la pensano allo stesso modo. La prima evidenzia i rischi che comporta una glorificazione del gesto estremo, la seconda l’effetto preventivo che piò avere un dibattito su cause e conseguenze.

+ L’intervista completa a Dagmar Pauli su RSI NewsCollegamento esterno

Quel che è certo, è che la clinica psichiatrica zurighese ha contato l’anno scorso una quarantina di casi di giovani spettatori della serie che hanno tentato o pensato di suicidarsi; sono già una trentina nel 2018.

Netflix ha intanto commissionato una ricerca per capire come i giovani reagiscono a ‘Tredici’. Che però, osserva Dagmar Pauli, “non è critica e non risponde alla questione fondamentale, ovvero se la serie ha aumentato i pensieri suicidi tra gli adolescenti”.

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