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La spia svizzera confessa: “sono stato pagato da Berna”

Daniel M., arrestato il 28 aprile scorso a Francoforte, ha ammesso giovedì di aver ricevuto 28'000 euro dal Servizio delle attività informative della Confederazione per le sue attività. Con la sua confessione potrà presto lasciare il carcere.

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Una confessione completa, credibile e comprensibile dei reati commessi: era la condizione posta dall’Oberlandesgericht di Francoforte per patteggiare.

E il 54enne lo ha fatto, confessando in aula di avere agito per conto dei servizi segreti svizzeri e di avere per questo incassato un compenso di 28’000 euro.

Parlando con la stampa prima dell’udienza, l’avvocato dell’accusato non ha risparmiato critiche ai servizi segreti elvetici, accusandoli di aver dapprima affidato a Daniel M un incarico per poi abbandonarlo al suo destino senza fornirgli alcun tipo di assistenza. Il patteggiamento dovrebbe portare a una condanna con la condizionale, a 50’000 euro di multa e al pagamento delle spese processuali.

Arrestato lo scorso 28 aprile a Francoforte e da allora in cella a Manneheim, Daniel M. ha cercato di procurarsi illecitamente, da luglio 2011 a febbraio 2015 e per conto del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), informazioni sulle indagini avviate dal fisco del Nordreno-Vestfalia per identificare gli evasori fiscali tedeschi clienti di banche elvetiche, in particolare con l’acquisto di Cd di dati bancari.

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