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Prix de Soleure 2025 a “Immortals” di Maja Tschumi

La regista Maja Tschumi e la produzione del documentario immortals
Il documentario è stato premiato per "la sua audace firma artistica". Keystone-SDA

Il Prix de Soleure 2025, il principale riconoscimento delle 60esime Giornate di Soletta, va a "Immortals" di Maja Tschumi. Il documentario è un toccante ritratto di due giovani a Baghdad. La premiazione si è tenuta mercoledì sera al Landhaus di Soletta.

La giuria delle Giornate di Soletta, composta dal regista Bruno Deville, dalla sceneggiatrice Laila Stieler e dal fotoreporter Alex Kühni, elogia il documentario “Immortals” di Maja Tschumi per “la sua audace firma artistica”.

Il Prix de Soleure, dotato di 60’000 franchi, va in parti uguali alla regista basilese e ai produttori. La produzione svizzero-irachena è stata coprodotta dalla televisione svizzero tedesca SRF.

Il film è incentrato sul giovane Khalili, un ambizioso regista che scopre il potere della sua cinepresa come arma nella lotta contro il regime. Mentre Milo finge di essere un uomo per potersi muovere più liberamente a Baghdad. “Il documentario offre uno sguardo sulle speranze e sui sogni infranti di una generazione di iracheni che non ha mai sperimentato la vera libertà dopo l’occupazione statunitense”, si legge in una nota odierna degli organizzatori.

Niente da fare quindi per “Il ragazzo della Drina” di Zijad Ibrahimovic, l’unico film della Svizzera italiana in lizza per il prestigioso riconoscimento.

Premio del pubblico a “Quir” di Nicola Bellucci

L’italiano è però rappresentato con il “Prix du public”, dotato di 20’000 franchi, che va a “Quir” di Nicola Bellucci. Nel suo documentario il regista italiano, da diversi anni residente a Basilea, narra la storia dell’omonimo negozio Quir a Palermo gestito da Massimo e Gino, che insieme da 42 anni, formano “forse la più vecchia coppia gay d’Italia”, si legge nella nota.

Il loro negozio diventa il fulcro degli incontri della comunità LGBTQI+ locale dove la gente condivide le proprie storie e si batte per essere accettata in Sicilia, “bastione della cultura patriarcale”.

Bellucci, nato nel 1963 ad Arezzo (Toscana), vive dal 1996 a Basilea dove nel 2000 ha fondato la casa di produzione Neuland-Filmproduktion. “Quir” è il suo quarto lungometraggio.

Lieve aumento spettatori

Il premio per il miglior cortometraggio, dotato di 10’000 franchi, è attribuito a “Exit Through The Cuckoo’s Nest” di Nikola Ilić. Nel documentario, saggistico e personale, il regista nato a Belgrado racconta la storia di un soldato che non ha mai voluto diventarlo e che finirà in una prigione militare.

Il premio per il miglior film d’animazione, dotato anch’esso di 10’000 franchi, è stato assegnato a “Storytelling” del regista bernese Nils Hedinger che, utilizzando l’umorismo, mostra un viaggio attraverso la storia dell’umanità.

Gli organizzatori hanno inoltre stilato un primo bilancio provvisorio positivo con 65’000 presenze in occasione della 60esima edizione delle Giornate di Soletta, con “un leggero aumento rispetto all’anno precedente”.

“Il successo di questa edizione è dovuto soprattutto alla varietà del programma che siamo riusciti a realizzare grazie a collaborazioni di successo”, ha detto dal canto sua la direttrice operativa Monica Rosenberg, citata nella nota.

I premi vengono assegnati questa sera nell’ambito della “Soirée de clôture” che si tiene al Landhaus di Soletta. La prossima edizione delle Giornate è in calendario dal 21 al 28 gennaio 2026.

Dal TG 20.00 della RSI del 29 gennaio 2025:

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