Primo maggio, a Ginevra manifesta il personale delle Nazioni Unite
Keystone-SDA
A Ginevra, quasi 500 persone si sono riunite oggi in occasione della Festa del lavoro sulla Place des Nations per denunciare le misure di austerità che interessano l'intero sistema delle Nazioni Unite. Si è trattato di un'azione senza precedenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
“C’è molta incertezza sui tagli al personale che riguardano migliaia di persone e sui tagli al bilancio che mettono a rischio il sistema delle Nazioni Unite”, ha dichiarato Séverine Deboos del sindacato del personale dell’Ufficio internazionale del lavoro (UIL).
“Il personale delle Nazioni Unite non è una merce: noi difendiamo l’umanità”, hanno sottolineato i sindacati e le associazioni del personale ONU. “Ridurre il personale delle Nazioni Unite significa ridurre i mezzi di sopravvivenza per la lotta contro la carestia, per l’istruzione e per le famiglie sfollate”, ha sottolineato Ian Richards, presidente del sindacato del personale delle Nazioni Unite di Ginevra.
Impieghi minacciati
Le organizzazioni internazionali sono attualmente alle prese con tagli di bilancio. Poco dopo il suo insediamento, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di sospendere tutti gli aiuti esteri. Intende inoltre smantellare l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID).
All’UIL è stato tagliato quasi un posto su dieci, l’UNICEF sta affrontando tagli di bilancio del 20%, al Programma alimentare mondiale (PAM) è prevista una riduzione del personale del 25-30% e all’agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR) del 30%. Inoltre, migliaia di posti di lavoro sono stati tagliati in tutto il mondo all’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), all’Ufficio per gli affari umanitari (OCHA), all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e al programma delle Nazioni Unite per la lotta all’Hiv e all’Aids (UNAIDS).
“Siamo qui per solidarietà con tutti i programmi che stanno per terminare e con tutti coloro che perderanno il lavoro”, ha dichiarato a Keystone-ATS una dipendente dell’UNHCR, funzionaria internazionale di stanza a Ginevra da sette anni. Come molti suoi colleghi, anche lei attende con ansia informazioni sul suo futuro.
Secondo i sindacati, sono in gioco la sicurezza del lavoro e il futuro del multilateralismo. Le manifestazioni del personale delle Nazioni Unite sono rare: l’ultima risale a otto anni fa, secondo Deboos. All’epoca si protestava contro i tagli agli stipendi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una persona su quattro in Svizzera si sente spesso o quasi sempre stressata. Tra i giovani al di sotto dei 30 anni, la percentuale raggiunge il 40%.
Popolazione svizzera aperta al nucleare e vuole elettricità sicura e a buon mercato
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli svizzeri auspicano sicurezza nell'approvvigionamento energetico, ma anche elettricità a prezzi accessibili e neutralità climatica. Si dicono inoltre tendenzialmente favorevoli a nuove centrali nucleari.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) sopprimerà circa 3'500 posti di lavoro a causa delle gravi pressioni finanziarie, esercitate in particolare dall'attuale amministrazione degli Stati Uniti nei confronti degli aiuti umanitari all'estero.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il permafrost - suolo che resta ghiacciato per almeno due anni consecutivi - si sta scongelando sempre più velocemente nelle Alpi svizzere. Inoltre, la sua temperatura non è mai stata così alta come nell'anno idrologico 2024.
Frana di Blatten, i danni ammontano a 320 milioni di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La frana che ha travolto Blatten (VS) il 28 maggio scorso ha causato danni per 320 milioni di franchi, secondo una stima del Pool danni della natura. La maggior parte (260 milioni) riguarda edifici e beni personali.
Nuovamente chiuso l’accesso al villaggio di Brienz per rischio frana
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'accesso a Brienz (GR) è stato nuovamente chiuso a causa del rischio di frane. Le masse rocciose che sovrastano il villaggio grigionese si sono recentemente mosse a tal punto da minacciare di cadere. I residenti sono già stati sfollati dallo scorso novembre.
La raccolta di firme si può fare anche in digitale, secondo il Nazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
La raccolta di firme per le iniziative e i referendum deve potersi svolgere in futuro anche tramite canali digitali. Lo ritiene il Consiglio nazionale che lunedì, per 95 voti a 91 (sei astensioni), ha approvato una mozione in tal senso.
Violenti temporali causano danni e feriti in tutta la Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
I forti temporali verificati nel pomeriggio e nella serata di ieri hanno causato danni in diversi cantoni. Una persona è rimasta gravemente ferita a Nidau e una a Zofingen, mentre il festival open air Festi'neuch è stato evacuato.
Vallese, situazione stabile nella Val de Bagnes, evacuazione rientrata
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si è stabilizzata la situazione nell'alta Val de Bagnes, in Vallese, colpita a inizio giugno da una forte ondata di maltempo e a rischio di nuove colate detritiche.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.