Prima grossa ondata di uccelli migratori di ritorno in Svizzera
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Nel fine settimana appena concluso la Stazione ornitologica svizzera di Sempach ha registrato il primo grande flusso di ritorno nella Confederazione di uccelli migratori, primizia della primavera, stagione riproduttiva, ormai alle porte.
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I primi volatili a fare massicciamente ritorno a nord sono gli storni, una specie prevalentemente migratrice a corto raggio.
I due terzi circa dei migratori si spostano di notte. La fondazione lucernese dispone però, sui tetti della propria sede, di un radar che registra i movimenti dei piumati. I dati delle ultime ore sono inequivocabili: gli Sturnus vulgaris che erano partiti verso sud – altri rimangono tutto l’anno da noi – stanno percorrendo le rotte di ritorno. A tornare a settentrione per primi, come gli storni, sono uccelli che migrano relativamente poco lontano, in area mediterranea.
Le condizioni meteorologiche possono modificare i piani di volo di qualche giorno, ma non in modo sostanziale. Per la maggior parte delle specie, il momento del ritorno è determinato da un orologio interno ancorato nei geni che risponde alla durata del giorno e della notte.
Questo forte orologio interno costituisce sempre più un problema. A causa del riscaldamento globale, la primavera in Europa inizia ogni anno prima. Negli ultimi 30 anni molti uccelli migratori hanno modificato leggermente il loro calendario. Tuttavia, molte specie si stanno adattando troppo lentamente. Di conseguenza, non sono sul Vecchio Continente in concomitanza con le migliori condizioni in termini di risorse alimentari per la loro stagione riproduttiva. Per alcune specie è stato dimostrato che hanno meno piccoli o li nutrono meno bene, indica la Stazione.
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