Previsioni sbagliate sulle pensioni, critiche trasversali a Berna
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Lo scivolone della Confederazione nei calcoli sulle proiezioni finanziarie dell'AVS non ha lasciato indifferenti i partiti che non hanno risparmiato critiche ad ampio raggio.
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Keystone-ATS
Le prospettive sono però come da copione diverse: se a sinistra si chiede di fermare lo smantellamento delle pensioni, a destra si punta il dito contro gli ultimi due titolari del Dipartimento federale dell’interno (DFI), i socialisti Alain Berset e Elisabeth Baume-Schneider.
“Le rendite dell’AVS devono tornare a soddisfare il loro mandato costituzionale e garantire la copertura dei bisogni vitali”, indica in una nota il PS. Stando ai socialisti, il campo borghese deve porre fine ai suoi progetti di smantellamento e proteggere il potere d’acquisto dei pensionati.
“I calcoli errati mostrano chiaramente che il finanziamento a lungo termine dell’AVS è molto più solido di quanto pronosticato finora”, afferma, citato nel comunicato, il consigliere nazionale Samuel Bendahan (PS/VD). I piani riguardanti riduzioni delle prestazioni e aumento dell’età pensionabile vanno dunque definitivamente accantonati, aggiunge il deputato vodese.
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Il PS applaude poi l’ammissione dell’errore e la comunicazione trasparente da parte delle autorità. Sostiene inoltre l’apertura di un’inchiesta annunciata dal DFI.
Sempre a sinistra, i Verdi si concentrano invece sulla votazione del 2022 sull’innalzamento dell’età pensionabile delle donne, precisando che la possibilità di un ricorso verrà “esaminata”. L’oggetto era stato approvato di misura e sulla base di cifre errate del governo, ha dichiarato, citata in una nota, la consigliera nazionale ecologista zurighese Katharina Prelicz-Huber.
Dal canto suo, il PLR parla di “fiasco” dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), imputandone la responsabilità agli ultimi due capi del DFI, Berset prima e Baume-Schneider ora. Il partito esige inoltre che le commissioni della gestione delle Camere federali indaghino su questo errore “senza precedenti”.
I liberali-radicali nella loro presa di posizione domandano a Baume-Schneider di fare prova di “totale trasparenza” e di “trarre le conseguenze che si impongono in seno al suo dipartimento”. “Dopo la débâcle dell’AVS, come si può avere ancora fiducia nelle basi di calcolo dell’assicurazione invalidità e delle prestazioni complementari”, si chiede lo schieramento politico, secondo cui bisognerebbe procedere a una ristrutturazione strutturale delle principali assicurazioni sociali.
In casa UDC, il capogruppo parlamentare Thomas Aeschi si è detto preoccupato per gli errori emersi. Le responsabilità di questa vicenda devono essere chiarite, ha indicato il consigliere nazionale, che approva l’inchiesta ordinata da Baume-Schneider, a Keystone-ATS.
La comunicazione prima di votazioni importanti di cifre sbagliate è problematica, ha continuato il deputato proveniente dal canton Zugo. Tuttavia, Aeschi respinge ogni richiesta di ripetere la votazione sull’età pensionabile delle donne.
Il Centro da parte sua, oltre ad apprezzare i chiarimenti entro fine anno promessi dal DFI, ha sottolineato come il contributo federale per la tredicesima AVS non debba essere abbassato, anche se il suo finanziamento sarà inferiore al previsto. L’UFAS oggi ha annunciato una riduzione in questo senso dopo che i calcoli sono stati rivisti. È cruciale trovare una soluzione equilibrata per sovvenzionare la 13esima rendita e ridurre al minimo gli oneri per la classe media, avverte il partito in un comunicato.
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