Coronavirus in Svizzera, altri cantoni puntano sui test di massa
Dopo i Grigioni, pioniere in materia nella Confederazione, altri cantoni hanno annunciato in questi giorni che effettueranno test covid su larga scala.
L’ultimo a lanciarsi nell’organizzazione di test del coronavirus su larga scala è il cantone Vaud. La campagna si svolgerà per il momento principalmente nelle località sciistiche delle Prealpi vodesi, in previsione delle vacanze scolastiche di febbraio.
La prima fase comincerà venerdì a Villars, lunedì sarà il turno di Les Diablerets poi, da giovedì, toccherà a Leysin, ha annunciato il governo cantonale.
Questo significa che tutte le persone con più di 12 anni presenti in queste località (residenti, impiegati o turisti) potranno presentarsi senza appuntamento per effettuare gratuitamente il tampone.
Il primo in Svizzera a introdurre iniziative simili è stato il cantone Grigioni. Dopo una fase di prova, i test di massa effettuati in particolare nelle scuole sono iniziati a metà gennaio.
Questa settimana due cantoni della Svizzera tedesca hanno annunciato che agiranno in questo senso. Nel canton Zugo gli allievi delle scuole medie e dei licei, così come gli insegnanti, dovranno sottoporsi a un test salivare due volte a settimana. Basilea Campagna invece ha annunciato di voler testare 50’000 persone ogni settimana fino in luglio nelle scuole, nelle imprese, negli ospedali e nell’amministrazione.
“Test di massa in tutte le scuole”
Sono iniziative che, secondo un appello lanciato giovedì dal sindacato degli insegnanti della Svizzera tedesca (Lch), dovrebbero essere estese a tutto il paese, effettuando test di massa in tutti gli istituti scolastici.
Su diversi media, la presidente dell’Lhc ha detto che, se si vogliono tenere le scuole aperte, dovrebbero essere prese misure di protezione e prevenzione supplementari e questo in modo coordinato e a livello nazionale.
La Confederazione ha risposto ricordando che le scuole restano di competenza cantonale.
Anche per questa ragione sta aumentando in Ticino la pressione sul governo affinché adotti misure. Nel cantone italofono, a causa dell’aumento dei casi di coronavirus, giovedì sono stati gli istituti scolastici di Tenero-Contra (scuola dell’infanzia e elementare) e Bedano (scuola dell’infanzia). Nel servizio del telegiornale le considerazioni del responsabile del dipartimento dell’educazione ticinese Manuele Bertoli.
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 04.02.2021)
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