Preoccupano le pratiche di polizia e le carceri affollate in Svizzera
Il sovraffollamento delle strutture è un fenomeno diffuso.
Keystone-SDA
Il Comitato europeo contro la tortura è preoccupato per le pratiche di polizia applicate in Svizzera e per le carceri sovraffollate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
Un rapporto è stato redatto in seguito a una visita effettuata fra il 19 e il 28 marzo 2024 nei canton di Ginevra, Friburgo, Vallese e Vaud.
Riguardo al trattamento delle persone private della libertà da parte della polizia, il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa, “ha raccolto ancora una volta accuse di maltrattamenti fisici e uso eccessivo della forza, inclusi morsi di cani poliziotto, colpi di manganello e di testa, pugni e calci, così come placcaggi violenti al suolo”, si legge in un comunicato odierno.
Le accuse provengono da cittadini stranieri. Queste, in particolare a Ginevra, “lasciano pensare che le violenze della polizia siano una pratica persistente”. Misure decise devono essere prese per lottare contro il fenomeno, raccomanda il CPT.
Quanto alla sovrappopolazione carceraria, vi sono problemi particolarmente a Ginevra e Vaud. Al momento della visita, il tasso d’occupazione della prigione di Bois-Mermet (canton Vaud) era del 166% e quello di Champ-Dollon (canton Ginevra) del 132%.
Il tutto influisce sulle condizioni di detenzione e su quelle di lavoro per il personale delle carceri. Serve una strategia globale per la riduzione della popolazione carceraria, secondo il CPT.
Risposta del Consiglio federale
Nella risposta al rapporto, il Consiglio federale fornisce informazioni dettagliate sulle raccomandazioni del CPT. Le autorità cantonali interessate assicurano di non tollerare maltrattamenti di alcun genere e che eventuali abusi vengono sistematicamente denunciati e fatti oggetto d’inchiesta.
Per ridurre la sovrappopolazione, il governo ha informato delle misure previste e sulle forme alternative di esecuzione delle pene. Il quadro giuridico esistente è considerato sufficiente a rendere effettive le garanzie procedurali.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.