Preoccupa la situazione delle falde freatiche elvetiche
Keystone-SDA
La crescente pressione sulle falde freatiche svizzere, dovuta a cambiamenti climatici, inquinanti e conflitti di utilizzo, solleva serie preoccupazioni tra gli esperti e le esperte dell’Istituto federale EAWAG.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS
Le falde freatiche svizzere sono sempre più sotto pressione. Il cambiamento climatico, gli inquinanti e i conflitti di utilizzo esercitano una pressione crescente su questa risorsa. È l’avvertimento lanciato martedì da alcuni ricercatori e ricercatrici dell’Istituto federale per l’approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque (EAWAG), alla vigilia di una giornata informativa sul tema.
Proteggere le acque sotterranee sta diventando sempre più complesso. Questa constatazione vale in particolare per le falde freatiche dell’Altopiano svizzero, una regione densamente popolata, si legge nella rivista Infotag, pubblicata martedì.
In questa regione, le acque contengono concentrazioni notevoli di nitrati e di prodotti fitosanitari. Tali sostanze provengono soprattutto dall’attività agricola, ma anche dagli agglomerati urbani. Esse penetrano nelle falde freatiche, ma inquinano anche le acque di superficie.
Oltre il limite
Nel 15% dei punti di misurazione in Svizzera, le concentrazioni di nitrati nelle acque sotterranee superano il valore limite di 25 milligrammi per litro. Nelle zone dedicate all’orticoltura e ai campi di cereali, la quantità di nitrati supera addirittura del 50% i limiti consentiti, rileva l’EAWAG.
In generale, la qualità delle acque sotterranee in Svizzera è buona, ha tuttavia dichiarato Juliane Hollender, ricercatrice dell’EAWAG, durante un incontro con i media. Un monitoraggio costante e l’aggiornamento della lista dei prodotti chimici presenti nelle falde freatiche sono però essenziali.
Tra il 2002 e il 2020, la quantità di prodotti chimici nel mondo è raddoppiata. Regolarmente vengono scoperti nuovi inquinanti. Molte sostanze di origine antropica non sono ancora state identificate. La situazione è ulteriormente aggravata dall’aumento delle temperature delle acque e da lunghi periodi di siccità.
La Svizzera rimarrà un castello d’acqua
Nonostante il contesto in evoluzione, la Svizzera rimarrà un castello d’acqua. Evoluzioni significative potrebbero tuttavia verificarsi a livello regionale e stagionale, non ha escluso Christian Moeck, ricercatore dell’EAWAG, citato nella rivista Infotag.
Sono previste siccità prolungate in estate e precipitazioni più abbondanti in inverno. “Dobbiamo cercare di immagazzinare l’acqua in eccesso in inverno per poterla utilizzare in estate, quando vi è una carenza”, ha aggiunto il ricercatore.
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Lavoro ed economia
Il cappuccino più caro al mondo? Lo si beve a Zurigo
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
La direttrice di SRF Nathalie Wappler dà le dimissioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
La direttrice della radiotelevisione svizzerotedesca (SRF) Nathalie Wappler si dimette. La 57enne lascerà la funzione a fine aprile 2026 dopo averla ricoperta per sei anni e mezzo, ha comunicato oggi sul proprio sito web la stessa SRF.
Azione contro la “fast fashion” davanti a Palazzo federale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cinque tonnellate di abiti usati sono state lasciate stamattina davanti a Palazzo federale. Si tratta di un'azione simbolica di 13 organizzazioni per chiedere al Consiglio federale e al Parlamento di agire contro la "fast fashion".
Lanciata una campagna nazionale contro le violenze contro il personale dei trasporti pubblici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) ha organizzato per mercoledì, in tutta la Svizzera, una giornata d'azione intitolata "Stop alla violenza - più rispetto per il personale" dei trasporti pubblici. Le aggressioni sono infatti in aumento, viene denunciato.
Alla grande parata a Pechino c’era anche Ueli Maurer
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex consigliere federale Ueli Maurer ha partecipato alla grande parata militare organizzata a Pechino in occasione dell'80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale.
Frana di Blatten, l’impiego dell’esercito si è svolto senza intoppi
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'intervento urgente dell'esercito a Blatten si è svolto senza intoppi, e anche la collaborazione con le autorità civili non ha riscontrato problemi. Lo indica il Consiglio federale che ha adottato mercoledì un rapporto destinato al Parlamento.
Licenziamento di Laurent Freixe, la stampa parla di “antefatti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'improvviso licenziamento del CEO di Nestlé Laurent Freixe per una relazione sottaciuta con una dipendente continua a suscitare un grande interesse sulla stampa svizzera.
Accordo di libero scambio con l’India in vigore dal 1° ottobre
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'accordo di libero scambio tra i Paesi dell'AELS (Associazione europea di libero scambio, di cui fa parte la Svizzera) e l'India entrerà in vigore il prossimo 1° ottobre.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il popolare giornalista italiano, Emilio Fede, che è stato direttore del Tg4, è morto all'età di 94 anni. Lo ha appreso l'agenzia di stampa ANSA. Fede era ricoverato in una residenza assistenziale per anziani a Segrate (Milano).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.