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Parlamento elvetico, finalizzata la nuova Legge sul CO2

Fumo da un camino controluce al tramonto
La nuova legge prevede anche un giro di vite sui riscaldamenti a olio combustibile. Keystone / Laurent Gillieron

La Svizzera dovrebbe potere mantenere i suoi impegni a favore del clima. Le Camere federali hanno finalizzato mercoledì la nuova legge sul CO2 che introduce misure e tasse volte a ridurre della metà, entro il 2030, le emissioni di CO2 rispetto ai valori del 1990.

Altri passi saranno necessari, ma questo progetto è “benefico tanto alla protezione dell’ambiente quanto alla creazione di nuovi impieghi”, ha dichiarato la ministra dell’ambiente Simonetta Sommaruga.

Il Partito Liberale Radicale (PLR) e i Verdi liberali (PVL) e il centro considerano la nuova legge un buon compromesso. Il Partito socialista (PS) e i Verdi, invece, avrebbero voluto misure ancora più incisive. L’Unione democratica di centro (UDC) sostiene il referendum.

Un lungo iter

Nel dicembre del 2018, la legge sul CO2 era stata respinta al Consiglio nazionale (Camera bassa) con un’inedita alleanza di PS e UDC creatasi per opposte ragioni.  Il progetto era considerato troppo blando dai socialisti, troppo radicale dai democentristi.

 L’autunno seguente, sull’onda della protesta ecologista, il Consiglio degli Stati (Camera alta) ha salvato il progetto mostrandosi su certi aspetti più stretto del Governo. Il Nazionale ha poi seguito a ruota in giugno.

Mercoledì le due camere hanno approvato la proposta della Conferenza di conciliazioneCollegamento esterno, appianando così le ultime divergenze.

Accordo di Parigi

La nuova legge prevede diversi incentivi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, conformemente all’Accordo di Parigi sul clima sottoscritto nel 2015. Tre quarti delle riduzioni del CO2 dovranno essere realizzate in Svizzera, il resto all’estero.

La riforma introduce una tassa sui voli in jet privati (tra 500 e 3’000 franchi) e una tassa sui biglietti di voli di linea di un montante compreso tra 30 e 120 franchi, secondo distanza percorsa e classe.

Combustibili fossili

Anche l’olio combustibile sarà più caro. Il limite della tassa sui carburanti fossili passerà da 120 franchi a tonnellata a 210. Una parte importante della tassa sul CO2 ritornerà alla popolazione grazie a ristorni sulle fatture dell’assicurazione malattia di base, e alle imprese, attraverso le casse di compensazione dell’assicurazione vecchiaia e superstiti AVS.

Le automobili private sono la prima fonte di CO2 in Svizzera e la Legge agisce anche sul prezzo della benzina, il cui prezzo al litro sarà aumentato fino a 10 centesimi in un primo momento e a 12 nel 2025. Delle misure sono previste inoltre per favorire la transizione ecologica dei trasporti pubblici.

Nell’edilizia, le emissioni di CO2 per i nuovi edifici dovranno essere ridotte drasticamente. Installare un riscaldamento a nafta sarà possibile solo in abitazioni ben isolate.

Le emissioni degli edifici non dovranno superare i 20 kg al metro quadrato dal 2023 poi 15 dal 2028. I cantoni che hanno già introdotto analoghe disposizioni beneficeranno di un periodo di transizione.

Fondo per il clima

La legge prevede inoltre la creazione di un Fondo per il clima il cui scopo sarà quello di incoraggiare le misure volte a ridurre il riscaldamento globale. Sarà finanziato per un terzo dalla tassa sul CO2, fino a un tetto massimo di 450 milioni di franchi all’anno.

Il Fondo servirà anche a finanziare la ricerca di nuove tecnologie ecologiche. Infine, la Banca Nazionale Svizzera e l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) dovranno valutare periodicamente i rischi finanziari conseguenza del cambiamento climatico.

Il servizio del telegiornale:

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tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 23.09.2020)

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