Un sondaggio fra esperte ed esperti del settore riflette la loro poca fiducia nell'evoluzione economica della Confederazione nei prossimi anni.
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Keystone-ATS
Le analiste e gli analisti finanziari sono sempre meno fiduciosi riguardo all’evoluzione congiunturale elvetica: è l’indicazione che emerge dall’indice sulle prospettive economiche calcolato da UBS e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra le esperte e gli esperti.
L’indicatore principale – emerge dalle informazioni diffuse mercoledì – si è attestato in novembre a -12,4 punti, ossia 4,7 punti in meno di ottobre. Si è di fronte al sesto arretramento consecutivo e al valore più basso dal mese di gennaio, che aveva segnato -19,5. Il calo riflette il crescente pessimismo, commentano gli specialisti di UBS.
Andando nei dettagli, il 18,8% degli interrogati in novembre pronostica un miglioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 31,2% un peggioramento, mentre il 50,0% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l’indice complessivo: 18,8 meno 31,2 = -12,4). Rispetto a ottobre sono aumentati i pessimisti (+4,3 punti), mentre sono diminuiti gli ottimisti (-0,4 punti) e coloro che puntano sullo status quo (-3,8 punti).
Inflazione in aumento
Sempre importanti sono i segnali riguardo al rincaro: l’inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 25,0% del campione, mentre il 31,2% si aspetta un calo e il 43,8% stabilità. I tassi d’interesse sono attesi in contrazione nel corto termine (80,0%), mentre sul lungo periodo la quota più consistente (46,7%) punta sull’assenza di variazioni.
Il 46,7% degli interrogati (-3,3 punti rispetto a ottobre) prevede inoltre un incremento dell’indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 36,7% punta su valori stabili e il 16,7% su una contrazione. Sul fronte valutario, il 58,6% si aspetta un rafforzamento del franco rispetto all’euro, il 10,3% un indebolimento e il 31,0% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso. Riguardo alla disoccupazione il 46,7% vede una crescita dei senza lavoro, il 53,3% una stagnazione e nessuno un calo.
Al sondaggio, effettuato fra il 14 e il 20 novembre , hanno partecipato 32 analisti della comunità finanziaria elvetica. L’inchiesta in questione viene realizzata dal gennaio 2017: fino all’agosto 2023 partner di CFA – un’associazione di professionisti dell’investimento che ha radici americane – era Credit Suisse, ora è UBS, banca che ha rilevato il concorrente.
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