La televisione svizzera per l’Italia

Le PMI faticano a trovare personale: “I dipendenti hanno più potere”

postazione scrivania con tre schermi spenti in open space
Keystone-SDA

La carenza di personale resta una sfida strutturale per le PMI svizzere, che faticano a coprire i posti vacanti e si confrontano con richieste salariali più elevate, crescenti assenze e una maggiore attenzione ai fattori sociali e alla diversità nei processi di reclutamento.

Le piccole e medie imprese (PMI) svizzere faticano a trovare personale, un problema reso più acuto dall’accresciuto potere contrattuale dei dipendenti e dall’aumento delle assenze.

È quanto emerge da uno studio periodico realizzato dall’assicuratore Axa in collaborazione con l’istituto di ricerca Sotomo.

La carenza di manodopera resta di gran lunga la sfida maggiore per le PMI: il 44% delle realtà interpellate – 300 nella Svizzera tedesca e in Romandia, fra il 3 e il 10 marzo – ha avuto sempre o quasi sempre difficoltà a coprire i posti vacanti e un ulteriore 40% ha fatto almeno in parte fatica; solo il 16% non ha avuto alcun problema a trovare il personale richiesto.

Queste difficoltà vengono aggravate dalle assenze dei dipendenti, un problema che negli ultimi quattro anni si è nettamente acuito: per circa un quarto delle aziende interpellate questa tematica rappresenta oggi una delle sfide maggiori. “Nonostante l’indebolimento della congiuntura, la carenza di forza lavoro resta quindi un problema strutturale per le PMI”, afferma Michael Hermann, responsabile di Sotomo, citato in un comunicato.

Concorrenza con grandi aziende e Stato: le PMI si sentono svantaggiate

A rendere più difficile la situazione si aggiunge il fatto che le PMI sono in competizione per accaparrarsi talenti non solo tra di loro, ma anche con grandi aziende (viste dal 67% come una concorrenza forte o moderata) e istituzioni statali. Se da un lato la maggior parte delle PMI si ritiene più appetibile rispetto alle grandi società e allo stato per quanto riguarda valori quali spirito di squadra, apprezzamento e clima di lavoro familiare, dall’altro lato si sentono nettamente svantaggiate per fattori determinanti come salario, previdenza o possibilità di carriera.

Particolarmente ricercato, ma difficile da reperire, è il personale altamente specializzato: l’83% delle aziende intervistate ha riscontrato difficoltà a trovarne e il 68% ha affermato di far fatica ad acquisire dirigenti o quadri. Ben altra è la situazione del personale privo di esperienza professionale, la cui ricerca risulta per lo più estremamente semplice.

Soft skills e flessibilità: come cambia il reclutamento

Le PMI concordano nell’affermare che la difficoltà più frequente nella fase di reclutamento è rappresentata da conoscenze specialistiche insufficienti. Le PMI prestano però anche attenzione all’affidabilità (75%) e circa due terzi delle imprese interrogate annoverano l’onestà tra gli aspetti fondamentali. Quasi altrettanto importanti vengono considerati l’idoneità sociale e l’impegno all’interno del team (rispettivamente 55% e 54%). Nel confronto diretto, la predisposizione al lavoro di squadra ha spesso un peso maggiore: poste di fronte a una scelta, quasi tre quarti delle PMI (72%) prediligono infatti questo aspetto alle competenze specialistiche; solo il 19% preferirebbe un profilo tecnicamente più forte ma socialmente meno idoneo. “Oggi nella decisione concreta nell’ambito del processo di candidatura pesano sempre più fattori soft, come l’integrazione sociale nel team aziendale”, osserva Hermann.

In generale, la perdurante carenza di personale ha spostato il rapporto di forza a favore dei lavoratori: secondo lo studio, il 63% delle PMI ritiene che attualmente la controparte abbia maggior potere contrattuale. Circa quattro imprese su dieci devono fare i conti con richieste di salari più elevati e quasi un terzo delle PMI deve fronteggiare crescenti richieste di orari di lavoro flessibili. Nel processo di reclutamento, quasi la metà delle PMI (48%) rileva pretese salariali ritenute piuttosto elevate.

Come reazione le società interpellate puntano su una maggiore flessibilità: oltre la metà delle PMI offre attualmente modelli di lavoro individuali e opportunità di lavoro a tempo parziale. Altre misure previste sono benefit supplementari (39%), migliori prestazioni previdenziali e sociali (21%), nonché stipendi più elevati (17%).

Diversità e futuro: tra buone intenzioni e misure concrete

Mentre negli Stati Uniti i programmi di promozione della diversità, noti con l’acronimo DEI (Diversity, Equity and Inclusion), vengono sempre più spesso revocati a causa della pressione politica esercitata dal nuovo governo, le PMI svizzere proseguono sulla loro strada: il 57% delle società ritiene la diversità in azienda un fattore importante. Le PMI sembrano inoltre convinte che la diversità sia per loro un argomento vincente o che abbia acquisito maggior importanza. Rispetto a tre anni or sono, nei loro processi di reclutamento un terzo di tutte le PMI presta ora più attenzione alla diversità che all’immagine, un dato che sale addirittura al 54% nel caso delle grandi PMI con un organico fino a 250 dipendenti.

L’attuazione di misure concrete resta però spesso vaga: solo il 45% ha adottato reali provvedimenti per la promozione della diversità. Anche in fase di reclutamento il contributo alla diversità nell’ambito dei team ha una rilevanza limitata ed è considerato particolarmente importante solo dal 27% delle ditte. “In alcuni casi la diversità è più un ambizioso obiettivo che una strategia basata su misure concrete”, constata Hermann. Le misure che vengono adottate sono piuttosto finalizzate al reclutamento di giovani dipendenti (23%). In materia di parità di genere, il 18% delle imprese adotta provvedimenti volti a garantire le quote rosa e il 10% si muove per incrementare la quota blu (cioè la presenza di uomini in professioni dove essa è normalmente scarsa).

La maggioranza delle PMI guarda al futuro con fiducia: il 91% crede che fra dieci anni continuerà a esistere. Le principali minacce alla sopravvivenza a lungo termine sono spesso rappresentate dall’incertezza economica (40%), dalle nuove esigenze della clientela (35%) e dalla mancanza di giovani leve (26%). Quest’ultimo aspetto trova conferma anche nel fatto che il 44% delle ditte ritiene difficile trovare una soluzione successoria.

Attualità

anziana al telefono

Altri sviluppi

Falso nipote accusato di aver sottratto un milione di franchi

Questo contenuto è stato pubblicato al Un 38enne polacco è accusato nel canton Argovia di aver truffato diverse persone anziane avvalendosi della tecnica del falso nipote. Nel corso degli anni sarebbe riuscito a sottrarre alle sue vittime un milione di franchi.

Di più Falso nipote accusato di aver sottratto un milione di franchi
logo polizia cantonale vallesana sulla manica di una poliziotta

Altri sviluppi

Zermatt, un alpinista tedesco precipita dal Riffelhorn e muore

Questo contenuto è stato pubblicato al Un alpinista tedesco di 55 anni ha perso la vita dopo essere precipitato dal Riffelhorn, montagna situata a sud di Zermatt nei pressi del Gornergrat, mentre si trovava a una quota di 2'500 metri.

Di più Zermatt, un alpinista tedesco precipita dal Riffelhorn e muore
il premier canadese Mark Carney

Altri sviluppi

Il Canada vuole riconoscere lo Stato palestinese

Questo contenuto è stato pubblicato al Dopo Francia e Regno Unito, anche il Canada ha annunciato di voler riconoscere lo Stato palestinese, suscitando la dura reazione di Israele e degli Stati Uniti.

Di più Il Canada vuole riconoscere lo Stato palestinese
aerei swiss all'aeroporto di zurigo

Altri sviluppi

Swiss vede il suo utile operativo crollare a metà esercizio

Questo contenuto è stato pubblicato al Nei primi sei mesi dell'anno, la compagnia aerea Swiss ha visto il suo risultato operativo rettificato diminuire di oltre un quarto, attestandosi a 195,1 milioni di franchi.

Di più Swiss vede il suo utile operativo crollare a metà esercizio
facciata bns

Altri sviluppi

La BNS perde oltre 15 miliardi nel primo semestre

Questo contenuto è stato pubblicato al La Banca nazionale svizzera (BNS) ha accusato una perdita di 15,3 miliardi di franchi nel primo semestre del 2025. Lo comunica oggi l'istituto, precisando che a incidere sul risultato negativo sono state soprattutto le posizioni in valuta estera.

Di più La BNS perde oltre 15 miliardi nel primo semestre
la diplomatica svizzera Monika Schmutz Kirgöz

Altri sviluppi

Svizzera: “Per stabilire una pace duratura ci vuole una soluzione a due Stati”

Questo contenuto è stato pubblicato al La soluzione a due Stati è l'unica che possa garantire a israeliani e palestinesi una vita in pace e sicurezza. È quanto affermato a New York dalla diplomatica svizzera Monika Schmutz Kirgöz durante la Conferenza dell'ONU sul Medio Oriente.

Di più Svizzera: “Per stabilire una pace duratura ci vuole una soluzione a due Stati”
sergio ermotti

Altri sviluppi

Sergio Ermotti: i nuovi requisiti patrimoniali per UBS sono “sproporzionati ed estremi”

Questo contenuto è stato pubblicato al Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti critica duramente i previsti inasprimenti dei requisiti patrimoniali per la grande banca: sono sproporzionati ed estremi, ha affermato in una conferenza telefonica di commento ai risultati trimestrali.

Di più Sergio Ermotti: i nuovi requisiti patrimoniali per UBS sono “sproporzionati ed estremi”
aereo in volo fotografato dal basso

Altri sviluppi

La popolazione elvetica si serve dell’aereo soprattutto per viaggiare in Europa

Questo contenuto è stato pubblicato al L'anno scorso, i quattro quinti (79%) delle persone che sono partite da un aeroporto svizzero avevano una destinazione a corto raggio, ossia un paese in Europa: sul podio vi sono Spagna (3,10 milioni di persone), Regno Unito (2,89 milioni) e Germania (1,50 milioni).

Di più La popolazione elvetica si serve dell’aereo soprattutto per viaggiare in Europa
prostituta in attesa di un cliente a bordo strada

Altri sviluppi

Tratta di esseri umani, 201 casi in Svizzera nel 2024

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel 2024 la Piattaforma svizzera contro la tratta di esseri umani - Platforme Traite - ha identificato 201 nuove vittime di tratta in tutta la Svizzera, in leggero aumento rispetto al 2023.

Di più Tratta di esseri umani, 201 casi in Svizzera nel 2024

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR