Il presidente della direzione di Swisscom ha ricevuto due milioni nel 2024, mentre l'ex numero 1 di Nestlé ne ha presi 10 per otto mesi di lavoro.
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Keystone-ATS
È tempo di bilanci per i compensi degli alti dirigenti in Svizzera, Paese che nel 2013 aveva accolto l’iniziativa popolare detta “contro le retribuzioni abusive”.
Come noto sono gli azionisti ad approvare o no il rapporto sulla remunerazione dei manager. Per quanto riguarda Swisscom, società controllata per il 51% dalla Confederazione, la proprietà dovrà quindi dare il via libera ai 2,0 milioni di franchi elargiti al CEO Christoph Aeschlimann, una somma in progressione del 6% rispetto all’anno prima ed equivalente alla retribuzione di quattro consiglieri federali.
In un’altra lega, quella dei milioni in doppia cifra, gioca invece Nestlé: l’ex presidente della direzione Mark Schneider ha incassato 9,6 milioni, solo per il periodo in cui è stato in carica, da gennaio ad agosto 2024, mentre nel 2023 aveva guadagnato 11,2 milioni, ma per 12 mesi.
Schneider era stato improvvisamente sostituito dal nuovo CEO Laurent Freixe – i cui compensi non vengono illustrati nel rapporto annuale – per cercare di migliorare le prestazioni di un’azienda in perdita di velocità. Cosa che si è riflessa anche nel corso del titolo, fortemente calato: con effetti a cascata – attraverso gli investimenti delle casse pensioni – anche per milioni di lavoratori svizzeri, visto che l’azione Nestlé è (o era) considerata un valore difensivo e sicuro.
Nella giornata odierna il titolo cerca peraltro un rimbalzo: nella prima mezzora guadagnava il 6% perché i dati annuali su utili e fatturati sono in calo, ma non tanto quanto si temesse alla vigilia. Concretamente l’azione viene scambiata a circa 83 franchi. Se si fa il confronto con il massimo di sempre raggiunto il 4 gennaio 2022, pari a 129,50 franchi, la contrazione è del 47%.
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