Il mercato statunitense è molto importante per la società aeronautica elvetica.
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Pilatus sospende temporaneamente le consegne di aerei negli USA. Lo ha comunicato il costruttore aeronautico con sede a Stans, nel canton Nidvaldo. I dazi del 39% rappresentano uno "svantaggio competitivo significativo" rispetto ai concorrenti americani ed europei.
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Gli elevati costi aggiuntivi causati dalle tariffe doganali imposte dal presidente statunitense Donald Trump hanno creato incertezza tra i clienti di Pilatus, si legge in una nota odierna. L’azienda intende quindi approfittare della sospensione delle consegne per elaborare soluzioni con loro e con i partner.
Gli Stati Uniti sono un mercato chiave per il costruttore della Svizzera centrale. Quattro aerei su dieci della produzione annuale di PC-12 e PC-24 sono destinati agli USA. Pilatus sta ora valutando la possibilità di destinare i velivoli verso altri Paesi. Tuttavia, ciò comporta notevoli sfide logistiche, viene puntualizzato nel comunicato.
Data la grande importanza degli Stati Uniti (due terzi della flotta mondiale di jet aziendali è stazionato in questo Paese), Pilatus ha recentemente ampliato la propria presenza in Nord America. Nel Colorado vengono già effettuati lavori di assemblaggio finale sui PC-12 e PC-24 prodotti in Svizzera, mentre un anno fa è stata annunciata l’intenzione di aprire una nuova sede in Florida.
L’obiettivo è fabbricare gli aerei interamente negli USA
Pilatus fa sapere che ora il processo di creazione di capacità produttive locali negli States verrà accelerato. L’obiettivo a medio termine è quello di fabbricare interamente in Florida i PC-12 e PC-24 destinati al mercato a stelle e strisce. Nonostante lo stop, i rapporti esistenti con la clientela statunitense e i servizi di assistenza continueranno senza interruzioni e nella loro totalità, precisa inoltre il gruppo nidvaldese.
Nella sua comunicazione odierna, Pilatus rivela anche di poter contare su di una “solida base finanziaria”. La domanda globale è forte e, anche senza gli Stati Uniti, il portafoglio ordini ammonta a circa due miliardi di franchi. Il costruttore assembla pure velivoli d’addestramento ordinati dalle forze aeree, un altro settore d’attività che vanta un potenziale considerevole.
Per quanto riguarda gli impieghi, Pilatus intende fare tutto il possibile per salvaguardare gli oltre 3000 posti di lavoro e il prezioso know-how. Se la situazione lo richiederà, verranno prese in considerazione possibilità come il lavoro ridotto o adeguamenti dell’organico attraverso fluttuazioni naturali.
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