Il pericolo di bolla immobiliare sale per la prima volta dal 2022
L'andamento dei prezzi immobiliari ha subito un'accelerazione dall'inizio dell'anno.
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Il rischio di bolla immobiliare aumenta in Svizzera, seppur debolmente, stando al relativo indice calcolato da UBS. Si tratta della prima progressione dal 2022.
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L’UBS Swiss Real Estate Bubble Index – questo il nome dell’indicatore – si è attestato nel primo trimestre 2025 a 0,29 punti, a fronte dei 0,25 punti dei tre mesi precedenti e dei 0,67 punti dello stesso periodo del 2024.
L’incremento segue otto arretramenti consecutivi. Il rischio rimane comunque “moderato” (valori da 0 a +1). Fra 0 e -2 il giudizio è “basso”, mentre sul fronte opposto fra +1 e +2 punti l’istituto parla di rischio “elevato” e oltre +2 di “acuto”.
L’andamento dei prezzi immobiliari ha subito un’accelerazione dall’inizio dell’anno, affermano gli specialisti della banca in un’analisi odierna. I prezzi sono saliti più rapidamente dei redditi delle famiglie e degli affitti. Inoltre i prestiti ipotecari crescono in misura maggiore rispetto ai trimestri precedenti, mentre l’attività edilizia residenziale ha continuato a diminuire.
I bassi costi di utilizzo della casa di proprietà rispetto all’alloggio in affitto, la domanda generalmente moderata di mutui e l’ulteriore rallentamento dell’attività di costruzione di abitazioni fanno comunque sì che “una correzione significativa dei prezzi appaia ancora improbabile”, scrivono gli esperti di UBS.
Per quanto riguarda le valutazioni regionali va segnalato che quasi tutte le zone in cui sono divisi i Grigioni presentano squilibri più o meno marcati, mentre nei comprensori ticinesi questo problema è assente. Altrove le situazioni più difficili si trovano nella zona di Zurigo, nella Svizzera centrale, in alcuni distretti vodesi e nell’Alto Vallese.
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