Automobili, pellicce, vini rari e un conto più che milionario, ma dichiaravano il minimo vitale: denunciati un 75enne e una 61enne svizzeri.
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tvsvizzera.it/MaMi/Keystone-ATS
Un uomo di 75 anni e una donna di 61 anni, entrambi svizzeri e domiciliati nella città di Berna, sono accusati di truffe multiple per 17 milioni di franchi. Per anni hanno mentito alle autorità bernesi fingendo di vivere al limite della sussistenza.
A seguito di un’indagine approfondita, la Procura bernese e la polizia cantonale sono riuscite a dimostrare diverse frodi nel pignoramento, tentate frodi e frodi accertate, oltre a falsità in documenti, precisa un comunicato odierno. I reati sono stati commessi tra il 2009 e il 2023.
La coppia è accusata di aver ingannato per diversi anni varie autorità bernesi facendo credere di vivere con il minimo vitale, mentre in realtà disponeva di un patrimonio di diversi milioni. Gli imputati non riconoscono i fatti, si legge nel comunicato stampa.
Patrimonio milionario
Il dicastero delle finanze ha denunciato l’uomo nell’agosto 2022 in seguito a indizi di comportamento fraudolento. I due hanno fornito informazioni false e incomplete all’Ufficio esecuzione e fallimenti. Avevano dichiarato di non avere beni o redditi che potessero essere sequestrati, mentre in realtà disponevano di un patrimonio di diversi milioni che avrebbero utilizzato per rimborsare i debiti.
Le perquisizioni nell’abitazione della coppia hanno condotto al sequestro di diverse auto, oltre 180 borse di lusso, attrezzature da golf, una collezione di vini prestigiosi e più di una dozzina di pellicce. Sono stati inoltre bloccati diversi conti bancari per un totale di oltre 1,5 milioni di franchi.
Prestazioni complementari e assistenza sociale
I due hanno anche tentato in diverse occasioni di riscattare in modo fraudolento attestati di carenza di beni per 8,7 milioni di franchi per un importo compreso tra 10’000 e 25’000 franchi dalle autorità fiscali del Cantone e della città di Berna.
Entrambi sono inoltre accusati di aver percepito in modo fraudolento prestazioni complementari e assistenza sociale. L’uomo dovrà rispondere anche di falsificazione multipla di documenti: avrebbe falsificato le tessere di parcheggio di diverse persone disabili per poterle utilizzare personalmente.
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