La Svizzera è spaccata in due nel giudizio sull'operato del governo federale in merito alla crisi pandemica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 24.3.20202)
Come capita non di rado i cantoni latini (Romandia e Ticino) bocciano il Consiglio federale: è l’opinione del 64% dei loro abitanti, secondo quanto emerge dal sondaggio condotto dall’istituto Sotomo per la Srg Ssr (su un campione di 30’000 persone).
Probabilmente questo è dovuto anche al fatto che a ovest della Sarine (Vaud) e a sud delle Alpi (Ticino), dove il tasso di contagi è il più elevato, il problema è particolarmente acuto e si vorrebbero decisioni più tempestive e incisive da Berna.
Contenuto esterno
Nelle regioni germanofone invece l’esecutivo può contare sull’approvazione del 56% dei cittadini.
Gli svizzeri concordano peraltro sulla necessità di misure restrittive per superare l’emergenza coronavirus (54%), con un’accentuazione in Ticino (67%), mentre nei cantoni francofoni (59%) si vorrebbero provvedimenti ancora più radicali, sul modello di quelli applicati in Francia.
Gli interpellati si dicono poi disciplinati riguardo alle misure adottate dal Consiglio federale: la stragrande maggioranza sostiene di aver avuto scarsi contatti la scorsa settimana con altre persone, come raccomandato da Berna: il 38% non ha incontrato nessuno, il 25% massimo due persone e il 18% tra tre e cinque persone.
I più discussi
Altri sviluppi
Dibattito
Moderato da:
Daniele Mariani
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Niente lockdown (per il momento) in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera il coronavirus ha infettato ormai 8'836 persone, vale a dire 800 in più in un giorno, e causato 90 decessi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il governo cantonale vallesano ha respinto la richiesta dei medici che lavorano nella località turistica di mettere in quarantena il comune.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La decisione delle autorità ticinesi di chiudere le attività non essenziali non è conforme alle regole federali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Daniel Probst ha sviluppato un programma che elabora in tempo reale i dati dei cantoni. E le cifre divergono da quelle di Berna.
Chiudere tutte le attività non essenziali? Swissmem non ci sta
Questo contenuto è stato pubblicato al
La decisione del Ticino di fare cessare buona parte delle attività commerciali e produttive non essenziali non piace all'industria metalmeccanica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel campo profughi di Moria, nel sud dell’isola, sono ammassate 20’000 persone in un’area prevista inizialmente per 2’000. Le condizioni igieniche e sanitarie sono disastrose. I primi casi di coronavirus fanno temere il peggio. Le chiese riformate svizzere e l’imprenditore e filantropo zurighese Guido Fluri hanno deciso di inviare aiuti sull’isola greca, in particolare materiale…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.