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Torna l’immigrazione italiana, “la causa è la Covid”

Lavoratori impegnati in un cantiere ad Andermatt (Uri)
Lavoratori impegnati in un cantiere ad Andermatt (Uri) © Keystone / Ennio Leanza

Numerosi precari stanno giungendo in Svizzera dalla Vicina Repubblica, alla ricerca di un lavoro che al loro paese è sempre più difficile da trovare a causa della crisi innescata dalla pandemia.

Da sempre la Svizzera è meta privilegiata per gli immigrati provenienti dall’Italia. Le gallerie sotto le Alpi e le altre grandi infrastrutture realizzate a partire dalla seconda metà del XIX secolo hanno visto l’apporto significativo della manodopera proveniente dalla Penisola.

Il boom dell’edilizia e dell’industria nel secondo dopoguerra ha perpetuato il fenomeno. Nell’ultimo ventennio, in particolare in coincidenza con l’adesione della Confederazione all’accordo di libera circolazione delle persone, sono di nuovo ripresi gli arrivi, soprattutto nei settori dove vi è penuria di personale locale qualificato: ai manovali e operai giunti nei decenni passati sono quindi subentrati i laureati delle università italiane.  

La pandemia ora sta però rimescolando tutto e le associazioni al fronte, come i Comitati degli italiani all’estero (Comites), lanciano l’allarme. La grave crisi indotta dalla Covid-19, che sta colpendo duro soprattutto nella vicina Repubblica, provocherà nei prossimi mesi un’ondata migratoria verso la Svizzera, secondo quanto indicano studiosi e operatori del settore.

Già nel corso del 2020 non si è interrotto il flusso continuo di richieste di lavoro via email alle aziende svizzere e di consulenze telefoniche alle organizzazioni degli italiani nella Confederazione. Non appena terminerà la fase acuta dell’emergenza sanitaria – ma i segnali di questa tendenza sono già presenti – si assisterà a una nuova migrazione.

Non si tratta più però di neolaureati con un posto assicurato ma verosimilmente di una moltitudine di precari disposti ad accettare qualsiasi mansione pur di sbarcare il lunario. Come fecero i loro nonni fino a una cinquantina di anni fa.  

Nell’approfondimento del Quotidiano della RSI le testimonianze e l’analisi dei nuovi migranti italiani e degli operatori del settore. 

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tvsvizzera/spal con RSI (Quotidiano del 17.3.2021)

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