Orologio di Trump non è cinese: è davvero svizzero, anzi ticinese
Altro che cinese, l'orologio di Donald Trump - perlomeno quello da 100'000 dollari che tanto ha fatto parlare di sé - è davvero svizzero, anzi è ticinese e più precisamente ticinese.
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Keystone-ATS
È prodotto a Mendrisio, afferma Le Temps, che è andato a fondo su un tema su cui si sono lanciati numerosi media internazionali, primi fra tutti i colossi americani.
Secondo le ricerche del giornale i segnatempo in questione, tutti in oro e diamanti, non erano destinati a sostenere la campagna elettorale di Trump, ma semplicemente ad aumentare il suo patrimonio: molti dei 147 orologi promessi sono ancora in fabbricazione, da qualche parte tra La Chaux-de-Fonds (Neuchâtel) e il Ticino.
In parallelo i proprietari della licenza Trump stanno però anche proponendo edizioni commemorative dell’elezione presidenziale, orologi fabbricati in Cina e venduti a un prezzo compreso tra 500 e 1000 dollari. Sono suddivisi in tre famiglie dai nomi evocativi: “Victory” “Crypto President” e “Fighter”. Con o senza l’effigie di Mr MAGA (Make America Great Again). Diverse migliaia sono già stati smerciati.
Un orologio da 100’000 dollari
In questo contesto di prodotti secondari, l’orologio da 100’000 dollari si distingue a malapena da quelli cinesi. “Una strategia di marca chiaramente non in linea con le migliori pratiche dell’orologeria di lusso, sufficiente per far rabbrividire i produttori svizzeri che dedicano tanto tempo alla promozione delle loro creazioni”, osserva Le Temps.
A parte questo, l’orologio rispetta però le regole dello “Swiss Made”: stando ai rilevamenti del quotidiano il requisito legale del 60% di valore aggiunto in Svizzera viene addirittura superato. Il movimento dell’orologio viene fabbricato da un’azienda di La Chaux-de-Fonds, l’assemblaggio viene eseguito da un’altra impresa pure della località neocastellanaa. Ma gli orologi sono prodotti a Mendrisio, da Montrichard, un’azienda specializzata in private label (orologi su misura), la cui casa madre ha sede a Hong Kong. Ed è lì, nell’ex colonia britannica, che vengono fabbricati tutti gli altri modelli Trump che non sono “Swiss Made”. Sempre stando a Le Temps Montrichard è un gigante discreto, diretto dall’imprenditore francese Rémi Chabrat, con diverse filiali in tutto il mondo, più di 250 dipendenti e una produzione di diversi milioni di orologi all’anno.
Un prezzo giustificato?
Anche se sono d’oro, gli orologi non valgono 100’000 dollari: il prezzo è quindi giustificato? “La domanda è indubbiamente pertinente, ma vale per l’intera produzione orologiera mondiale”, osserva la testata. “E i moltiplicatori applicati in questo caso sembrano essere in linea con la prassi corrente in Svizzera, se non leggermente inferiori”.
Sulla base di un’analisi dettagliata il foglio ginevrino arriva a stimare il prezzo di produzione a 25’000-30’000 franchi. “Poiché il moltiplicatore solitamente applicato per ottenere il prezzo al pubblico è solitamente dell’ordine di tre volte per il materiale e di cinque volte il lavoro, l’importo di 100’000 dollari può essere corretto”.
Moltiplicato per 147 (l’ordine iniziale era di 100 orologi, più 47 altri se Trump fosse diventato il 47esimo presidente degli Stati Uniti), si ottiene un fatturato di 14,7 milioni di dollari (circa 13 milioni di franchi): abbastanza per alimentare l’intera catena, da La Chaux-de-Fonds a New York. In dichiarazioni raccolte da Le Temps, un operatore non ne fa mistero: “nell’attuale clima economico, questo ordine rappresenta una spinta per la rete di fornitori”.
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