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Oltre 25’000 giovani viaggiano gratuitamente a Ginevra

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Tram, autobus e treni sono gratuiti per i giovani ginevrini, a patto di farne richiesta. Keystone / Martial Trezzini

Dal primo gennaio, nel Canton Ginevra i giovani fino al compimento dei 25 anni possono circolare gratuitamente sull'insieme dei trasporti pubblici. Oltre 25'000 di loro, precisamente 25'513, hanno approfittato dell'opportunità.

Per ottenere un abbonamento annuale a costo nullo, i giovani o i loro rappresentanti legali – l’offerta propriamente vale dall’età di sei anni visto che i fanciulli più piccoli già viaggiano gratuitamente – devono farne richiesta su una piattaforma ad hoc su internet, ricorda venerdì in un comunicato unireso, la comunità tariffale dei trasporti pubblici ginevrini (che comprende la locale azienda di bus e tram, le FFS e battelli che solcano il Lemano occidentale).

Fino a oggi, in meno di dieci giorni, oltre a residenti ginevrini, anche 1’222 giovani tra sei e 24 anni in formazione a Ginevra, ma domiciliati fuori cantone, hanno approfittato dell’offerta, precisa unireso tracciando per la prima volta un bilancio del nuovo sistema. Nel comunicato non viene precisato quanti siano potenzialmente i beneficiari della misura.

Riduzioni anche per chi è in pensione

Dall’inizio dell’anno, nell’ambito dello stesso progetto, i beneficiari di rendite AVS e AI possono ottenere una riduzione del 50% sull’abbonamento annuale: sono 5922 le persone che hanno approfittato di questa opportunità.

Inoltre più di 3700 persone, tra giovani, pensionati e invalidi, hanno richiesto il rimborso pro rata temporis di un abbonamento acquistato lo scorso anno e ancora valido dopo il primo gennaio 2025.

Queste misure sono state votate dal Gran Consiglio la scorsa estate. Si è trattato di fare in modo che la popolazione approfittasse delle entrate fiscali eccezionali del Cantone nel 2023.

I deputati avevano tre obiettivi: ridurre le spese fisse delle famiglie e degli anziani, incoraggiare i giovani a utilizzare i trasporti pubblici e i pensionati a privilegiare bus e tram all’auto privata.

Il progetto è stato contestato da due deputati del PLR. Il Tribunale cantonale ha respinto il loro ricorso. Rimane aperta la via di un ulteriore reclamo al Tribunale federale.

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