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targa SO 1

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

si può dire ciò che si vuole della popolazione svizzera – che siamo riservati o piuttosto chiusi – ma siamo un Paese generoso. Nel bollettino di oggi, analizziamo le nuove statistiche sulle donazioni della nostra piccola nazione alpina.  

In programma anche: annullata un'asta da record per una targa, quante persone in Svizzera vivono ancora dove risiedevano i loro antenati e un aggiornamento da Berna, mentre il Parlamento conclude la settimana. Tifose e tifosi di calcio svizzeri attendono inoltre con impazienza il sorteggio della fase finale della Coppa del Mondo FIFA 2026, che purtroppo verrà svelato solo dopo la pubblicazione di questo bollettino.  

Saluti da Berna,

paralemnto svizzero in seduat
Si conclude oggi la prima settimana della sessione parlamentare invernale. Keystone / Alessandro Della Valle

Si conclude oggi la prima settimana della sessione parlamentare invernale. Ecco le ultime novità da Palazzo federale

A causa della sessione parlamentare, il Consiglio federale ha tenuto la sua riunione settimanale questo venerdì, e non mercoledì. Il Governo ha approvato il progetto di mandato per la negoziazione di un accordo commerciale con gli Stati Uniti. Il memorandum d’intesa firmato il 14 novembre servirà da base: gli attuali dazi doganali del 39% dovrebbero essere sostituiti da un’aliquota unica del 15%. Il mandato deve ora essere sottoposto all’esame dei Cantoni e delle commissioni parlamentari.

Il Consiglio federale ha inoltre presentato i risultati della procedura di consultazione relativa al pacchetto “Stabilizzazione e sviluppo delle relazioni Svizzera-UE”. Secondo l’Esecutivo, una “ampia maggioranza” degli ambienti consultati sostiene questo pacchetto di accordi. Tuttavia, la consultazione ha messo in evidenza alcuni punti sensibili che necessitano di adeguamenti, in particolare in materia di protezione dei salari e di clausola di salvaguardia sull’immigrazione. Il Governo intende quindi ridiscutere questi aspetti con le parti sociali prima di trasmettere il suo messaggio al Parlamento, a marzo.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di rafforzare il meccanismo che permette di reintrodurre temporaneamente l’obbligo di visto per alcuni Paesi terzi, in conformità con un regolamento europeo modificato nell’ambito di Schengen. Tale obbligo potrebbe essere ripristinato qualora le soglie d’asilo venissero superate o se l’ordine pubblico fosse minacciato.

Infine, è stato firmato il primo contratto per otto caccia F-35. Secondo Armasuisse, l’accordo concluso a settembre con il Governo statunitense e Lockheed Martin prevede che la Svizzera si farà carico di eventuali costi aggiuntivi. L’Ufficio federale dell’armamento sottolinea tuttavia che il Paese beneficerà delle stesse condizioni contrattuali negoziate da Washington, come riportato dal quotidiano Le Temps.

scritta SWISS FOR UKRAINE sulla fincata di un autobus
Un vecchio veicolo della compagnia di trasporti pubblici di San Gallo è stato trasformato in un autobus per l’asilo dall’associazione “Swiss for Ukraine” (foto scattata lunedì 17 novembre 2025). Keystone / Andreas Becker

La popolazione svizzera è generosa: un nuovo studio mostra che l’82% delle economie domestiche elargisce donazioni. Ma dove finiscono questi contributi?  

Secondo l’ultimo rapporto sulle donazioni dell’organizzazione di certificazione ZEWO, nel 2024 le economie domestiche svizzere hanno donato 2,25 miliardi di franchi, per una cifra che si mantiene stabile da alcuni anni. L’82% delle famiglie ha effettuato donazioni. Secondo l’Annuario 2025 delle organizzazioni umanitarie, le donazioni sostengono sempre più il lavoro umanitario all’estero e un po’ meno le ONG che si occupano di questioni sociali in Svizzera.  

Il cambiamento è in gran parte dovuto alle guerre in Ucraina e a Gaza, afferma l’autore dello studio Luzius Neubert di PPC-Metrics: “Questi conflitti sono una grande preoccupazione per la popolazione elvetica“.  

A livello nazionale, la frana di Blatten ha suscitato un’eccezionale solidarietà, generando 68 milioni di franchi in donazioni e contributi pubblici.  

Tuttavia, i finanziamenti istituzionali si stanno riducendo: le organizzazioni attive in opere di beneficenza sono sotto pressione a causa del crollo del sostegno dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, e anche l’Europa e la Svizzera hanno ridotto i loro budget per gli aiuti internazionali. Le donazioni private non possono compensare questa mancanza, ha dichiarato alla televisione pubblica svizzera SRF la direttrice della Croce Rossa svizzera, Martina Ziegerer.  

Anche per il 2025 si prevede un livello elevato di donazioni, anche se i dati non sono ancora disponibili. “Le ultime settimane dell’anno sono sempre cruciali”, ha detto Ziegerer. 

targa SO 1
Tutto da rifare per l’asta da record. Keystone / Peter Klaunzer

L’offerta più alta per la targa “SO 1” ha battuto il record svizzero.  

Nella tarda serata di giovedì, l’offerta per “SO 1” ha superato il milione di franchi, superando di gran lunga ogni precedente primato svizzero. Il vecchio record era già stato battuto poche ore dopo l’apertura dell’asta.  

L’idea è venuta al deputato cantonale solettese Richard Aschberger dell’Unione democratica di centro (UDC), che ha proposto di vendere la targa, conservata dal 2008 presso l’Ufficio della circolazione, per rimpinguare le casse del Cantone. “All’epoca, sono stato ridicolizzato”, ha dichiarato al Blick.  

Nemmeno Aschberger si aspettava una tale frenesia di offerte. “Pensavo che 80’000 franchi fossero una cifra realistica. Quello che sta succedendo ora è straordinario“.  

L’asta è iniziata a 10’000 franchi, con rilanci di 1’000 franchi. Un offerente con lo pseudonimo “Incest” ha spinto il prezzo a 1 milione di franchi. Non era chiaro se l’offerta fosse autentica.  

Inizialmente, le autorità avevano ammesso che fossero possibili offerte scherzose o poco serie, poiché non è richiesta alcuna prova finanziaria. Tuttavia, il capo dell’ufficio della circolazione di Soletta, Kenneth Lützelschwab, ha dichiarato al Blick che le offerte non saldate saranno perseguite legalmente.

Venerdì pomeriggio, tuttavia, il Cantone ha sospeso la vendita all’asta a causa di “offerte abusive”. L’asta sarà ripetuta in un secondo momento.

Non è la prima asta per “SO 1”: la targa fu venduta per 20’000 franchi nel 1994, rendendo Soletta un cantone pioniere nelle aste di targhe automobilistiche. Oggi, i Cantoni guadagnano milioni attraverso questo sistema.  

Tra le targhe più costose fino ad oggi ci sono “ZH 25” a 299’000 franchi, “ZG 10” a 233’000 franchi e “ZH 100” a 226’000 franchi. Il precedente record di Soletta era di 35’000 franchi per una targa a due cifre.  

campanaccio
Heimatort o “luogo d’origine”: il concetto svizzero unico di casa. Keystone/Jean-Christophe Bott

L’emittente pubblica svizzera RTS ha creato una mappa interattiva che mostra quanto la popolazione svizzera rimanga radicata in un determinato territorio.  

Una persona su cinque in Svizzera – quasi 1,35 milioni – vive ancora nel proprio comune di origine, riporta la RTS sulla base dei dati dell’Ufficio federale di statistica.  

Le città tendono a trattenere più residenti rispetto alle aree rurali. A Yverdon-les-Bains (56%) e Bellinzona (54%), più della metà della cittadinanza autoctona vive ancora nel proprio comune. Anche Losanna e Bienne mostrano un forte attaccamento, con il 45%.  

Sebbene l’80% della popolazione non viva più nel proprio distretto di origine, la maggior parte non si sposta di molto: il 55% vive ancora nel proprio cantone di origine. Le radici più forti si trovano a Ginevra, dove più di quattro ginevrini e ginevrine su cinque non hanno cambiato cantone.  

Al contrario, la regione dell’Emmental mostra una drastica emigrazione a lungo termine. Le mappe della RTS illustrano come la forte emigrazione della fine del XIX secolo – quando la povertà spinse molte persone a partire – sia ancora visibile oggi. In diversi distretti dell’Emmental, meno del 5% della cittadinanza autoctona vive ancora in loco e in alcuni comuni ci sono 10 o 20 volte più persone con luogo di attinenza nella zona, rispetto alle e agli abitanti effettivi.

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Il Calendario dell’Avvento della Svizzera insolita 

Ogni giorno, fino al 24 dicembre, nella nostra rassegna stampa vi proponiamo un articolo a sorpresa selezionato dalla nostra serie “La Svizzera insolita”. Scoprite storie curiose e talvolta bizzarre che svelano il lato meno conosciuto del Paese. 

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due leonesse
Keystone / Andreas Becker

Foto del giorno

Le due leonesse nell’habitat Panthera dello Zoo di Zurigo, giovedì 4 dicembre 2025. Con l’arrivo di un leone maschio, il branco è ora completo. Xallu e Xolani gli saranno presto presentate. Insieme, contribuiranno a preservare la popolazione di riserva del leone asiatico, una specie ad alto rischio di estinzione. 

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