La televisione svizzera per l’Italia
Martin pescatore

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

È considerato indiscreto (quindi categoricamente vietato) in Svizzera chiedere a una persona che non conoscete bene quanto guadagna. Tuttavia, il rilevamento sui salari dell'Ufficio federale di statistica ci permette di farci un'idea sulle remunerazioni versate nella Confederazione.

Vi parleremo poi dei licenziamenti annunciati da Novartis e Swissmedic, per poi terminare con uno degli eventi democratici più attesi dalla popolazione: l'elezione dell'"uccello dell'anno". 

Buona lettura!

Portafoglio
L’UST svolge la sua rilevazione della struttura dei salari ogni due anni. Keystone / Gaetan Bally

Il salario mediano in Svizzera è salito a 7’204 franchi al mese nel 2024 per un lavoro a tempo pieno. Nel 2022 era di 6’788 franchi. È quanto emerge dall’ultimo rilevamento dell’Ufficio federale di statistica (UST), che però sottolinea differenze importanti a seconda del settore e della regione.

A Zurigo, ad esempio, il salario mediano è di 7’502 franchi, contro i 5’708 del Ticino. I livelli di remunerazione si sono inoltre rivelati chiaramente superiori al salario mediano nei rami a forte valore aggiunto, come l’industria farmaceutica (10’159), il settore bancario (10’723) o l’industria del tabacco (14’304). Alla base della piramide salariale troviamo il commercio al dettaglio (5’214), i servizi di alloggio (4’715), la ristorazione (4’744) e i servizi personali (4’496).

Per i posti di responsabilità, i salari versati alla manodopera straniera sono generalmente più elevati di quelli del personale di nazionalità svizzera. Ad esempio, i frontalieri (permesso G) che occupano posizioni ad alto livello di responsabilità hanno guadagnato 11’207 franchi, contro i 10’989 del personale svizzero in simili posizioni. Per gli impieghi senza responsabilità gerarchiche, la situazione si inverte (6’765 per il personale svizzero, 5’950 per i frontalieri).

Dai rilevamenti effettuati dal 2018 a questa parte, l’UST continua a osservare una riduzione del divario salariale tra donne e uomini. Nel 2024, per un impiego analogo, le donne guadagnavano l’8,4% in meno (valore mediano) dei colleghi uomini, contro il 9,5% del 2022, il 10,8% del 2020 e l’11,5% del 2018. Tuttavia, più si sale nella gerarchia, più aumenta la disparità. Nel 2024, negli impieghi ad elevata responsabilità il divario salariale a discapito delle donne era del 14%.

Persona dietro una scrivania
Prima di trasferirsi in Tunisia, Mustapha Djemali ha lavorato per 25 anni per l’UNHCR a Ginevra ZVG

L’81enne svizzero-tunisino Mustapha Djemali è stato condannato a due anni di reclusione in Tunisia. Sarà liberato poiché ha già trascorso 20 mesi in prigione.

La sentenza “è ingiusta, ma siamo molto sollevati perché è relativamente leggera. La cosa importante è che uscirà di prigione stasera“, ha commentato ai microfoni dell’AFP la figlia, Yusra Djemali.

Mustapha Djemali è in carcere da maggio del 2024 con l’accusa di aver creato un’organizzazione criminale che avrebbe promosso il collocamento illegale di migranti. Si tratta del Consiglio tunisino per i rifugiati (CTR), un’ONG fondata nel 2016 e finanziata quasi esclusivamente dall’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati (UNHCR) e sostenuta da diversi Paesi europei. Il CTR effettuava l’esame preliminare delle domande di asilo per conto dell’UNHCR. Forniva inoltre alloggi di emergenza e assistenza medica alle persone rifugiate e richiedenti asilo.

Il suo arresto, avvenuto assieme a quello di una dozzina di altri operatori umanitari, era stato condannato con fermezza, tra gli altri, da Amnesty international: “Il caso è emblematico della crescente repressione nei confronti di chi difende i diritti umani e del personale umanitario che caratterizza la Tunisia dal 2021″, ha affermato l’associazione.

Logo di Novartis su un edificio
Accanto all’annuncio sulla soppressione di posti, Novartis ha comunicato di voler investire 80 milioni di dollari (65 milioni di franchi) e creare circa 80 posti di lavoro nella sua unità di Schweizerhalle, a Basilea Campagna. Copyright 2024 The Associated Press. All Rights Reserved

Il gigante farmaceutico svizzero Novartis ha annunciato la soppressione di 550 posti di lavoro nella Confederazione entro il 2027 dopo la decisione di interrompere la produzione di compresse e il confezionamento di medicinali sterili nella sua fabbrica di Stein, nel canton Argovia.

Negli stabilimenti in questione l’automazione sarà ulteriormente aumentata, ha indicato oggi l’azienda. Tutte le misure annunciate sono soggette a consultazione e l’impresa offre al personale toccato dai provvedimenti un piano sociale prolungato sino al 2028.

UNIA non ha tardato a reagire, definendo la scelta vergognosa e incomprensibile: “È scandaloso che, a spese dei lavoratori della produzione e dell’imballaggio, si voglia aumentare ulteriormente i già alti profitti per soddisfare l’avidità degli azionisti”, scrive il sindacato.

L’annuncio arriva lo stesso giorno in cui Swissmedic, l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici che ha fra i suoi compiti l’omologazione di farmaci, ha comunicato che sopprimerà nei prossimi due anni 45 posti di lavoro, circa il 10% del suo organico. Questo perché la crescita dei ricavi che non ha tenuto il passo con l’aumento dei costi. Swissmedic, infatti, si autofinanzia all’80% mentre la Confederazione contribuisce al 17%.

Martin pescatore
Attualmente in Svizzera si contano tra le 400 e le 500 coppie nidificanti di martin pescatore. KEYSTONE/DPA/Julian Stratenschulte

Il popolo ha deciso. Non stiamo parlando di un’iniziativa o di un referendum, ma del sondaggio organizzato annualmente da Birdlife per eleggere l'”uccello dell’anno”. Per il 2026, in uno scrutinio dall’esito molto serrato, l’ha spuntata il martin pescatore.

Sono state 18’000 le persone che hanno partecipato a questa attesissima elezione e solo 53 voti hanno separato il martin pescatore (30,47% delle preferenze) dal merlo acquaiolo (30,19%). Quest’ultimo non potrà rivalersi, in quanto non è previsto un ballottaggio.

Il martin pescatore è raro in Svizzera e figura nella lista rossa delle specie minacciate di estinzione a causa della sua scarsa popolazione, anche se negli ultimi anni questa si è leggermente ripresa.

Il problema più grave per questo volatile dai colori sgargianti resta tuttavia la mancanza di habitat adatti, precisa l’associazione. Quasi tutti i fiumi e molti torrenti in Svizzera sono stati incanalati, cementificati o addirittura tombati. Per proteggere il martin pescatore è quindi fondamentale preservare o ricreare ambienti naturali dotati di una propria dinamica naturale.

Parte posteriore di un'anatra
Keystone / Anthony Anex

Foto del giorno

Thomas della nostra redazione fotografica, che seleziona per voi le immagini del giorno, oggi ha deciso di offrirvi il didietro di un’anatra. La ragione: “Questa foto mi piace perché confonde”. Ci è riuscito?

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR