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I treni a due piani dell'azienda tedesca Siemens Mobility.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

come molti altri Paesi occidentali, la Svizzera invecchia. Questa evoluzione pone un problema molto concreto: la mancanza di posti nelle residenze per persone anziane. Esiste una soluzione, ma è limitata nel tempo, come scoprirete nella nostra selezione di notizie di oggi.

Inoltre, nel bollettino di questo venerdì: un'annata eccezionale per il raccolto di patate, il ritorno dell'influenza aviaria e un acquisto di materiale ferroviario che suscita polemiche.

Buona lettura!

deambulatore
Non è facile trovare un posto adeguato per le persone anziane in Svizzera. Keystone / Christian Beutler

Il numero di posti disponibili negli istituti medico-sociali (IMS) rimane troppo limitato. Conseguenza diretta: molte persone anziane sono costrette a rimanere in ospedale in attesa di trovare una soluzione di accoglienza in una casa di riposo.

Un’inchiesta della RTS mostra che circa il 15% dei letti della rete ospedaliera del Cantone di Neuchâtel è occupato da persone anziane in attesa di un posto in un IMS. Il fenomeno non è marginale eriguarda altre regioni del Paese, come ad esempio Ginevra.

Il problema è anche finanziario. Le persone anziane senza un patrimonio sufficiente e senza prestazioni complementari faticano a trovare un posto in un IMS. È quindi la famiglia a essere chiamata a contribuire al pagamento del soggiorno, il che può trasformarsi in un onere finanziario. A Ginevra, ad esempio, la fattura a carico della persona ricoverata in un IMS ammonta a 217 franchi al giorno.

Questo tipo di problema rischia di diventare sempre più acuto, poiché la Svizzera si confronta con un invecchiamento accelerato della sua popolazione. Secondo gli scenari dell’Ufficio federale di statistica, si prevede che il numero di persone con più di 80 anni raddoppierà entro il 2050, raggiungendo 1,11 milioni, ovvero quasi il 10% della popolazione.

operatori della protezione civile controllano una gallina
Un’esercitazione della protezione civile nel 2023 in previsione di un’epidemia di influenza aviaria. Keystone / Gian Ehrenzeller

Il virus dell’influenza aviaria è tornato in Svizzera. È stato rilevato questa settimana su un uccello selvatico (per la precisione un’oca selvatica) a Vinelz, un comune sulle rive del lago di Bienne.

Nelle ultime settimane erano già stati rilevati diversi focolai di influenza aviaria in vari Paesi europei, e in particolare in Germania. Questo ritorno del virus in Svizzera non costituisce quindi una vera sorpresa, secondo l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).

È stata istituita una sorveglianza rafforzata su una fascia di tre chilometri lungo le rive dei laghi di Neuchâtel, Bienne e Morat. Inoltre, gli allevamenti avicoli della regione con almeno 50 volatili devono applicare misure di protezione per evitare che gli animali domestici, come polli o anatre, entrino in contatto con le oche selvatiche.

L’USAV ricorda che la trasmissione del virus dell’influenza aviaria all’essere umano è estremamente rara e “osservata finora solo in casi isolati a seguito di contatti stretti e non protetti con pollame infetto”. L’ufficio invita tuttavia la popolazione a non toccare uccelli selvatici morti o malati e a segnalarli alle autorità competenti.

patate appena raccolte
Il raccolto delle patate può essere più o meno abbondante a seconda degli anni. Keystone / Gaetan Bally

Le annate si susseguono, ma non sono necessariamente uguali per l’agricoltura svizzera. Dopo annate difficili, il 2025 si preannuncia eccezionale per la coltivazione delle patate. A tal punto che è necessario trovare soluzioni innovative per smaltire le eccedenze.

È un po’ la parabola delle vacche magre e delle vacche grasse, ma in questo caso si tratta di patate. Mentre il raccolto era stato mediocre nel 2023 e nella media nel 2024, in particolare a causa delle condizioni meteorologiche e dei parassiti, le rese di quest’annosi annunciano eccezionali. Dovrebbero essere raccolte 453’000 tonnellate, un quantitativo ben superiore a quello degli anni precedenti (tra 340’000 e 380’000 tonnellate).

Una tale abbondanza non è necessariamente facile da gestire. Una delle soluzioni consiste nell’utilizzare le eccedenze di patate come foraggio per le mucche. Indipendentemente dal loro utilizzo, le eccedenze non destinate al consumo umano devono essere trattate con un colorante alimentare arancione. Questo obbligo è volto a evitare la rivendita fraudolenta di patate.

Questo sistema permette di evitare un crollo dei prezzi, come avviene in diversi Paesi. In Svizzera esiste un fondo di sostegno per far fronte alle crisi nella produzione di patate. Permette di declassare le eccedenze a foraggio per il bestiame, compensando parzialmente la perdita di valore. Questo fondo è alimentato da un piccolo contributo su ogni chilo prodotto e serve a decongestionare il mercato in caso di situazioni eccezionali.

I treni a due piani dell'azienda tedesca Siemens Mobility.
I treni a due piani dell’azienda tedesca Siemens Mobility. Sbb /

Per contratti di grande entità, una grande azienda pubblica svizzera dovrebbe favorire l’industria nazionale o può approvvigionarsi all’estero? Un acquisto di materiale rotabile da parte delle Ferrovie federali svizzere (FFS) suscita polemiche.

Le FFS hanno assegnato a Siemens Mobility un contratto da 2,1 miliardi di franchi per la fornitura di 116 convogli a due piani destinati alla rete celere di Zurigo e alla Svizzera romanda. Il costruttore tedesco è stato scelto per le sue prestazioni in termini di costi, efficienza energetica, manutenzione e sostenibilità, secondo il direttore delle FFS Vincent Ducrot.

Il costruttore svizzero Stadler ha espresso la sua delusione per questa decisione, sottolineando che la differenza di prezzo con Siemens era solo dello 0,6%. L’azienda mette in evidenza l’affidabilità dei suoi treni già in servizio in diversi Paesi e ricorda che i suoi stabilimenti svizzeri impiegano 6’000 persone e collaborano con oltre 200 PMI locali.

Il sindacato Unia giudica “incomprensibile” affidare un contratto del genere all’estero. “L’industria svizzera sta attualmente affrontando una situazione di crisi in parte provocata dall’esterno. Se il contratto per il materiale rotabile fosse stato assegnato a un’impresa nazionale, più di 170 subappaltatori svizzeri avrebbero potuto lavorare lungo la catena del valore, con tempi di consegna molto brevi”, osserva Unia. Ricordando che la legge prevede un sostegno alla piazza industriale svizzera, il sindacato chiede al Consiglio federale e alle FFS di rendere pubblici i criteri che hanno portato alla scelta dell’azienda tedesca.

un camion transita sul ponte del Ganter
Keystone / Jean-Christophe Bott

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Quasi solo al mondo: un camion transita sul ponte del Ganter, sulla strada del passo del Sempione tra Briga e l’Italia.

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