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zucca di halloween

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

ad Halloween in Svizzera non ci sono solo dolci, ma anche momenti da brivido: dal pacchetto di accordi con l'UE alle sanzioni contro la Cina, fino al numero di sottrazioni di minori, i temi di questo bollettino sono tanto complessi quanto spaventosi. Per fortuna i bambini e le bambine, invece, oggi possono dedicarsi ad attività più amene: travestirsi per poi andare di casa in casa e fare incetta di dolci.

Saluti da brivido,

uomo sventola bandiera svittera e bandiera ue
Esiste un ampio consenso sulla volontà di proseguire la via bilaterale con l’UE, ma i nuovi trattati dividono la Svizzera. Keystone / Martin Ruetschi

A Berna si conclude oggi la consultazione sul “pacchetto Svizzera-UE”. Il Consiglio federale riceve ampio sostegno, ma l’entusiasmo è contenuto: in troppi vorrebbero modificare il pacchetto secondo i propri gusti.

Puntuale per Halloween, a Berna termina la procedura di consultazione sui nuovi accordi con l’UE – e non manca un pizzico di spavento. L’Unione svizzera delle arti e mestieri, ad esempio, ha espresso il suo “timore di un mostro burocratico”, riporta Le Temps. L’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) è l’unico partito a respingere il pacchetto in toto. Ma anche chi è a favore mostra poco entusiasmo. “Sì agli accordi, ma tutti li vorrebbero su misura”, scrive Le Temps.

Sebbene vi sia un ampio consenso sulla volontà di proseguire la via bilaterale, i nuovi trattati creano divisioni. Secondo la Neue Zürcher Zeitung (NZZ), chi li sostiene vede in essi il futuro, mentre chi si oppone li considera un’adesione strisciante all’UE. “Chi ha ragione? Questa è la cattiva notizia: nessuno lo sa”, scrive la NZZ.

Al centro della discussione c’è la delicata questione della ripresa dinamica del diritto. In futuro, la Svizzera dovrebbe recepire sistematicamente il nuovo diritto dell’UE nell’ambito degli accordi bilaterali – un passo che rimane controverso sul piano della politica interna. Un “no” al nuovo pacchetto sarebbe possibile, ma Bruxelles potrebbe reagire con misure di compensazione (potenzialmente dolorose), secondo la NZZ. La Svizzera può decidere liberamente se accettare o respingere i trattati, ma “non sfugge comunque all’incertezza”.

Il ministro dell'economia, il consigliere federale Guy Parmelin (a sinistra), il vicepremier cinese He Lifeng (a destra) e la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter durante un incontro bilaterale tra Svizzera e Cina.Il ministro dell'economia, il consigliere federale Guy Parmelin (a sinistra), il vicepremier cinese He Lifeng (a destra) e la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter durante un incontro bilaterale tra Svizzera e Cina.
Il ministro dell’economia, il consigliere federale Guy Parmelin (a sinistra), il vicepremier cinese He Lifeng (a destra) e la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter durante un incontro bilaterale tra Svizzera e Cina. Keystone / Eda / Pool / Martial Trezzini

La Svizzera non adotta le sanzioni dell’UE contro due banche cinesi, riaccendendo vecchi dibattiti.

La mancata adozione da parte della Svizzera delle sanzioni di Bruxelles contro due banche cinesi suscita critiche. Il consigliere nazionale del Partito socialista (PS) Fabian Molina parla di un “cedimento” di fronte alla Cina, ma il Consiglio federale non è d’accordo. Afferma di aver preso la decisione “tenendo conto di criteri di politica estera, di economia esterna e giuridici”.

Nello specifico, si tratta della Heihe Rural Commercial Bank e della Heilongjiang Suifenhe Rural Commercial Bank, accusate dall’UE di aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni. Secondo la Radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF, il Consiglio federale giustifica la sua decisione con il fatto che gli istituti finanziari elvetici non hanno alcuna attività con le due banche. Per Molina, questo non è sufficiente: la Confederazione antepone “il profitto al diritto internazionale”, afferma, con riferimento ai negoziati in corso per l’ampliamento dell’accordo di libero scambio con Pechino.

Il Consiglio federale riceve il sostegno del Centro: il presidente del partito, Philipp Bregy, sottolinea che le sanzioni devono avere “un effetto concreto”. Il Dipartimento dell’economia definisce “infondate” le accuse di cedimento, ma non si esprime sulla possibilità che la Cina sia intervenuta in precedenza. Accuse di questo tipo, secondo cui il Governo svizzero terrebbe conto degli interessi economici nelle delicate relazioni estere, non sono nuove: critiche simili erano già emerse in relazione alle sanzioni contro la Russia e i media.

peluche a terra in mezzo a foglie autunnali
In totale, l’Ufficio federale di giustizia (UFG) ha registrato 154 casi di sottrazioni internazionali di minori, con una tendenza in aumento. KEYSTONE/DPA/Daniel Karmann

Le sottrazioni internazionali di minori sono in aumento in Svizzera. Nel 2024, l’Ufficio federale di giustizia ha registrato 154 casi. Spesso i rimpatri richiedono diversi mesi a causa di procedure complesse tra le autorità, sebbene la Convenzione dell’Aia preveda solo sei settimane.

Le sottrazioni internazionali di minori sono in aumento in Svizzera. Nel 2024, l’Ufficio federale di giustizia ha registrato 154 casi. Spesso i rimpatri richiedono diversi mesi a causa di procedure complesse tra le autorità, sebbene la Convenzione dell’Aia preveda solo sei settimane.

“Il numero crescente di sottrazioni di minori mostra quanto sia fragile la tutela del benessere del minore in Svizzera”, scrive la NZZ. Sebbene la Convenzione dell’Aia obblighi gli Stati a rimpatriare entro sei settimane i e le minori sottratti da un membro della famiglia, in Svizzera la procedura dura in media dai quattro ai sei mesi, e spesso anche di più.

Nel 2024, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha registrato 17 casi di protezione consolare legati a sottrazioni di minori. In totale, l’UFG ha contato 154 casi internazionali, con una tendenza in aumento. I rimpatri falliscono a causa di procedure complesse, mancanza di specializzazione e iter contraddittori tra le autorità coinvolte in Svizzera e all’estero.

Anche in altri Paesi si verificano molte sottrazioni internazionali di minori, ma lì i rimpatri sono spesso più rapidi. Germania, Norvegia o Inghilterra dispongono di tribunali della famiglia specializzati, procedure accelerate e scadenze più rigorose, che riducono i ritardi. In Svizzera, invece, l’interazione tra tribunali, autorità cantonali e partner internazionali porta spesso a procedure più lunghe.

bambini mascherati per halloween
: Sempre più bambini e bambine in Svizzera attendono con gioia Halloween. Keystone / Walter Bieri

Le mie due figlie più grandi non vedono l’ora: “Halloween! Vogliamo travestirci e raccogliere dolcetti!”. Nel nostro quartiere, in un sobborgo di Berna, l’usanza è già celebrata in piena regola – e anche altrove Halloween acquista sempre più importanza in Svizzera.

Tre decenni fa, la maggior parte della popolazione svizzera avrebbe guardato con perplessità dei bambini e delle bambine mascherati in modo spaventoso. Oggi, i supermercati sono pieni di costumi, dolci e decorazioni, i parchi di divertimento allestiti per l’occasione servono piatti a base di zucca e, ovunque, i volti ghignanti delle zucche illuminano la notte.

Halloween è arrivato in Svizzera negli anni ’90 attraverso la Francia. Ci sono voluti alcuni anni prima che i commercianti al dettaglio, i media e i coltivatori di zucche scoprissero la tendenza. Oggi la zucca è la protagonista indiscussa della stagione. Da tempo non si tratta più di rituali occulti, ma di brivido, zucchero e qualche scherzo, come scrive il mio collega Thomas Stephens nel suo articolo.

Tuttavia, le opinioni sono discordanti: per alcuni, Halloween è un momento culminante e divertente del calendario annuale, per altri un evento commerciale e superfluo. E, sì: alle persone piace avere paura! Il fenomeno del “piacere della paura” fa sì che ci esponiamo volontariamente a piccoli momenti di spavento, come scrive oggi Der Bund. Un misto di brivido, risate e un po’ di orgoglio quando si attraversa coraggiosamente il quartiere. Sebbene in scala ridotta rispetto agli Stati Uniti, Halloween ha trovato il suo posto tra le usanze svizzere, con molta creatività e umorismo.

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