
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
La rassegna stampa odierna è quasi interamente dedicata agli Stati Uniti e alle questioni ancora in sospeso tra Berna e Washington. Parole chiave: jet da combattimento e polli al cloro. Inoltre, sembra che la prima banca elvetica, UBS, stia valutando un trasferimento oltreoceano.
Innanzitutto, però, celebriamo la prima medaglia d’oro mai conquistata dalla Svizzera a un mondiale di atletica leggera.
Saluti da Berna!

L’atleta elvetica Ditaji Kambundji ha conquistato la prima medaglia d’oro a un Mondiale per la Svizzera a livello femminile.
A Tokyo la rossocrociata si è laureata campionessa del mondo dei 100m ostacoli correndo in 12”24, nuovo record svizzero, e battendo di 0”05 la nigeriana Tobi Amusan e di 0”10 la statunitense Grace Stark.
Il tempo fatto registrare oggi dalla Kambundji è il settimo in assoluto della storia dei 100m ostacoli, ed è solo 0”03 più alto del primato europeo di Yordanka Donkova e 0”12 maggiore del record mondiale di Tobi Amusan.

Nella controversa questione dell’acquisto di nuovi jet da combattimento per le Forze aeree svizzere, si profila una soluzione con gli Stati Uniti.
L’acquisto da parte della Svizzera di 36 jet da combattimento F-35, prodotti dall’azienda statunitense Lockheed Martin, ha suscitato accese discussioni durante l’estate. La fattura doveva essere di 6 miliardi, ma improvvisamente si è parlato di 1,3 miliardi in più. Gli Stati Uniti hanno giustificato il prezzo più elevato con l’inflazione e il forte aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia dopo la pandemia di Covid.
Ora, secondo quanto riportato dalla NZZ am Sonntag, le autorità americane avrebbero indicato che una riduzione del numero di velivoli ordinati dalla Svizzera sarebbe possibile per rientrare nel budget previsto. La palla passa ora alla politica, che dovrà decidere se accettare tale riduzione. Il ministro della difesa Martin Pfister aveva già paventato questa opzione a metà agosto.
L’acquisto dei velivoli era stato approvato nel 2020 in una votazione molto risicata che verteva sullo stanziamento di 6 miliardi di franchi a tale scopo, ma non sul numero, né sul tipo di jet.

Nella disputa doganale con gli Stati Uniti, il Consiglio federale sta valutando la possibilità di autorizzare l’importazione nella Confederazione di pollame statunitense, e quindi dei cosiddetti “polli al cloro”. I rivenditori svizzeri mostrano scarso interesse a includere questa carne nel proprio assortimento.
Attualmente, l’importazione di pollame è vietata in Svizzera se nel Paese di produzione la carne è disinfettata in una soluzione al cloro dopo la macellazione, come avviene negli USA. Nell’ambito dei negoziati con Washington, però, la Svizzera avrebbe ipotizzato un’apertura, secondo quanto riferisce la NZZ am Sonntag.
Questa proposta incontra la resistenza delle allevatrici e degli allevatori svizzeri di pollame. Adrian Waldvogel, presidente dell’associazione di categoria, lo ritiene “assolutamente inaccettabile”.
Da un sondaggio tra i principali rivenditori svizzeri come Migros, Coop, Denner, Aldi e Lidl emerge che la rivendita di prodotti avicoli statunitensi non è attualmente prevista ed è considerata poco probabile, poiché le consumatrici e i consumatori prediligono soprattutto la carne locale.

UBS vuole evitare i nuovi requisiti patrimoniali previsti in Svizzera. In questo contesto, sta valutando varie opzioni, tra le quali l’acquisto o la fusione con una banca statunitense e il trasferimento della sede centrale oltreoceano. A tal fine, avrebbe avviato colloqui con l’amministrazione statunitense.
Le nuove disposizioni proposte nella Confederazione richiederebbero a UBS di aumentare il capitale proprio di base di 26 miliardi di dollari. Il CEO della banca, Sergio Ermotti, ha dichiarato a più riprese che ciò rischia di compromettere gravemente la competitività globale di UBS.
Secondo il New York Post, UBS avrebbe discusso con le autorità statunitensi possibili cambiamenti strategici radicali. Tra questi, l’acquisto o la fusione con una banca americana e un eventuale trasferimento della sede principale da Zurigo agli Stati Uniti.
UBS non ha smentito l’incontro, scrive il Blick, ma Ermotti l’11 settembre ha ribadito che la banca intende mantenere la propria sede in Svizzera.

La Svizzera, terra di escursioni. Tuttavia, la manutenzione della vasta rete di sentieri richiede sforzi sempre maggiori.
Un esempio è Raron, nel Canton Vallese: sono molti i sentieri che attraversano il territorio di questo Comune. La loro manutenzione richiede molto tempo e denaro, afferma il sindaco Stefan Troger. “Il carico sulle amministrazioni comunali aumenta di anno in anno”, dichiara a SRF.
Le cause sono da ricercare nella sempre più alta frequenza di eventi meteorologici estremi, ma anche al maggior utilizzo. Durante la pandemia di Covid, l’escursionismo ha iniziato ad attirare un pubblico più vasto e oggi molte persone percorrono i sentieri anche in bicicletta o con l’e-bike.
Il fenomeno riguarda tutta la Svizzera, Paese che dispone di una delle reti escursionistiche più estese al mondo, circa 65’000 chilometri. La questione è arrivata anche alla politica nazionale: il Consiglio federale ha recentemente risposto a un’interrogazione parlamentare che chiedeva se fossero previsti aiuti economici per i Comuni confrontati con l’aumento dei costi di manutenzione ma, secondo il Governo, la responsabilità è dei Cantoni.

Foto del giorno
Giostre in movimento al poligono di tiro Zurighese dell’Albisgütli durante il “Knabenschiessen”, la più grande festa popolare della città, nonché una tradizionale gara di tiro per giovani tra i 13 e i 17 anni.
Tradotto con il supporto dell’IA/Zz

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